Cronaca

Concordia, trovato un altro corpo. Recuperato hard disk con video delle telecamere di bordo

Il corpo di una donna individuato dai sommozzatori della Guardia Costiera sul ponte 5, nel punto di raccordo di poppa. I palombari, da questa mattina, stanno controllando l'interno della nave dopo aver aperto dei varchi con cariche esplosive. Sull'Isola del Giglio il capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli: "Dobbiamo evitare un disastro ambientale"

La Costa Concordia restituisce un altro cadavere, il dodicesimo. Verso le 13.30 di oggi, i sub da giorni impegnati nelle immersioni all’interno del relitto hanno ritrovato il corpo di una donna, ancora non identificata. Il ritrovamento della vittima è stato possibile grazie al varco aperto con cariche esplosive dai palombari del Gos della Marina Militare nel punto di raccordo di poppa, sul ponte 5. A individuarla i sommozzatori della Guardia Costiera che l’hanno trasportata nel porto. Restano 20 i dispersi.

Recuperato anche l’hard disk di bordo che contiene le immagini registrate dalle telecamere della Costa Concordia. Nel supporto i video di telecamere che inquadravano varie parti della nave, tra cui la plancia di comando, prima, durante e dopo l’impatto con lo scoglio. Le immagini saranno acquisite dalla Procura per le indagini. E I sommozzatori dei Carabinieri, su disposizione della Procura di Grosseto, sono riusciti a prelevare dalla cabina del comandante Francesco Schettino, la cassaforte che era in uso dal comando della nave.

Intanto, con l’arrivo sull’isola del Giglio del commissario delegato per l’emergenza e capo Dipartimento di Protezione Civile, Franco Gabrielli, le operazioni sono passate formalmente nelle mani della Protezione Civile. “Non possiamo dare tempi certi – ha detto Gabrielli – per il recupero dei dispersi e per la messa in sicurezza dell’isola dagli agenti inquinanti della nave, ma le operazioni sono tutte in corso. La priorità, adesso, diventa quella di impedire un disastro ambientale anche se le acque sono già state contaminate con oli, solventi, vernici della nave. Tutte le cose che servono su una cittadina di 4.000 abitanti”.

Nel frattempo proseguono le ricerche, dopo che ieri le operazioni erano state sospese a causa di movimenti oscillatori dello scafo. Già oggi potrebbero cominciare i lavori preparatori per lo svuotamento dei serbatoi dalle 2300 tonnellate di carburante: un’operazione complessa gestita dalla società specializzata Smit Salvage.

LA CRONACA ORA PER ORA

19.12 – Foschi: “Basta potere assoluto dei capitani”.
I capitani non devono più avere “il potere assoluto” a bordo delle navi: lo afferma in un’intervista al quotidiano francese Le Figaro il presidente di Costa Crociere, Pier Luigi Foschi. Per Foschi, “bisogna instaurare a terra un sistema di sorveglianza con segnali e allarmi acustici quando una nave devia dalla sua rotta. Ma anche instaurare una direzione più collegiale” a bordo delle navi, “senza nulla togliere alla figura del comandante. Bisogna fare in modo che non abbiano più il potere assoluto”.

18.30 – La donna moldava: “Non mi nascondo. Sono a disposizione della procura”
“Non mi nascondo, finora non sono stata contattata dalla procura di Grosseto, ma appena avrò avuto un incontro con il procuratore sarò a disposizione per fornire informazioni su cosa è accaduto sulla nave la notte del naufragio”. E’ quanto dichiara la donna 25enne che si trovava a bordo della Costa Concordia la sera dell’incidente con il comandante della nave, Francesco Schettino.

18.20 – Il cappellano del Concordia: “Alcuni respingevano i disabili dalle scialuppe per salvare se stessi”
“Quando sulla Costa Concordia è scoppiato il panico, molti passeggeri hanno ragionato secondo il detto latino ‘mors tua vita mea’, pensando ‘chi raggiunge prima la scialuppa si salva e chi arriva dopo non sappiamo’”. Lo ha raccontato il cappellano della nave affondata, don Raffaele Malena, intervenuto questo pomeriggio ad “A Sua Immagine”, su Rai Uno. Il sacerdote, ha rivelato: “Nel momento della paura, ho gridato: ‘ci sono dei disabili facciamoli salire sulla scialuppa’. Mi hanno risposto: ‘i disabili possono pure aspettare, dobbiamo entrare noi'”.

18.10 – Wwf: “Speriamo non peggiori il tempo. Molto alto il rischio inquinamento”
E’ “corsa contro il tempo per la messa in sicurezza dai rischi ambientali” dopo il naufragio della nave Costa Concordia. Lo afferma il WWF, presente sull’Isola del Giglio con una propria delegazione. C’è, afferma l’associazione, “un problema di rilascio di materiali inquinanti all’interno della nave, che in questo momento rappresenta un contenitore pericoloso: più a lungo resterà in mare, più alto sarà il rischio e l’entità dell’inquinamento”. Occorre dunque accelerare, sottolinea il Wwf, “compatibilmente con le ricerche in corso dei dispersi e con le ispezioni sulla nave, le operazioni di messa in sicurezza dello scafo e quelle di trasbordo del carburante. Un eventuale peggioramento delle condizioni meteorologiche aprirebbe nuovi fronti di rischio”.

17.45 – Codacons lancia class action internazionale contro la Costa e la Carnival
Codacons ha lanciato oggi, in collaborazione con i due studi americani Napoli Bern Ripka Shkolnik LLP e Proner e Proner, una  class action direttamente a Miami, negli Usa, contro la Costa e la Carnival, diretta a far ottenere ai passeggeri dell’imbarcazione il risarcimento per tutti i danni subiti, dopo il gravissimo incidente della nave Costa Concordia, naufragata all’isola del Giglio. Il risarcimento che ci si aspetta dalla Corte Americana – si legge in una nota – è di almeno 125 mila euro a passeggero, sino a 2 o 3 volte tanto per casi specifici e sino a oltre un milione di euro nei casi più gravi. La class action – precisa l’associazione di consumatori – è rivolta non solo agli italiani ma ai cittadini di qualunque nazionalità che si trovavano a bordo della nave

16.30 – Recuperata dai sommozzatori la cassaforte del comandante Schettino
I sommozzatori dei Carabinieri sono riusciti a prelevare dalla cabina del comandante Francesco Schettino la cassaforte che era in uso dal comando della nave. L’operazione è stata disposta dalla Procura di Grosseto. Recuperata anche la valigia e il passaporto del comandante.

16.10 – Udienza di riesame, sui domiciliari a Schettino, non prima di venti giorni
Non dovrebbe tenersi prima di una ventina di giorni l’udienza di riesame di Firenze sul ricorso della procura di Grosseto contro la decisione del gip di disporre i domiciliari per Francesco Schettini, comandante della Concordia. E’ quanto viene spiegato dal tribunale. Il ricorso è stato depositato in cancelleria a Grosseto ed è stato poi trasmesso a Firenze. Sulla data dell’udienza potrebbe influire il ricorso, non ancora depositato, della difesa. Il riesame dovrà decidere se discuterli insieme o separatamente.

15.45 – Trovato il corpo di un’altra vittima. E’ una donna
E’ stato trovato il corpo di un’altra vittima del Concordia. Si tratta di una donna ed il suo ritrovamento è stato possibile grazie al varco aperto dai palombari della Marina nella zona di poppa. La dodicesima vittima è stato recuperata dai sommozzatori della Guardia Costiera ed è stata trasportata nel porto.

15.10 – Centinaia di telefonate, da passeggeri del Concordia, al 112 la notte dell’incidente
La sera del naufragio il 112 ricevette centinaia di chiamate, molte delle quali da stranieri, da passeggeri della Costa Concordia che in preda al panico si rivolgevano in inglese agli operatori. E’ quanto emerge dalle indagini che sta conducendo la Procura di Grosseto sul naufragio della Costa Concordia. Secondo quanto viene spiegato, venne composto proprio il 112 perchè è un numero conosciuto anche all’estero, come prefisso di emergenza internazionale. Nei momenti concitati dell’impatto della nave con gli scogli, tanti passeggeri della Costa Concordia composero quel numero per chiedere spiegazioni di quanto stesse avvenendo sulla nave. Quelle telefonate, così come i video comparsi su internet o girati con i telefonini dai passeggeri a bordo, vengono recuperati dagli inquirenti e messi agli atti dell’inchiesta.

14.50 – Sub dei carabinieri in acqua per cercare la cassaforte di Schettino
I sommozzatori dei carabinieri sono tornati sul ponte 4 della Costa Concordia per cercare di recuperare la cassaforte in uso al comandante Schettino. Il recupero di quella cassaforte, chiesto dall’autorità giudiziaria, potrebbe consentire l’accesso ad alcuni documenti fondamentali per l’indagine. L’intervento dei sommozzatori dell’Arma è molto delicato perchè il luogo dove è custodita la cassaforte è di difficile accesso.

14.40 – I vigili usano telecamere a fibra ottica
Cambia tecnica di ricerca per i tecnici dei vigili del fuoco. Dopo aver utilizzato la tecnica “speditiva” utile quando l’apertura della porta può comportare pericolo per l’operatore da stamani i vigili del fuoco usano speciali telecamere a fibra ottica fornite dai corpi speciali e in grado di mostrare il contenuto di una cabina attraverso un piccolo foro. Tutto questo avviene nella parte emersa della nave mentre nella parte sommersa, grazie ai varchi aperti dai palombari della Marina militare, si provvede con verifiche dirette.

14.30 – Gabrielli: “Basta portavoce sull’isola. Ora parliamo con una sola voce”
“Da oggi la struttura che opera all’Isola del Giglio per l’emergenza legata al naufragio della Costa Concordia parlerà con una sola voce e tutti i portavoce delle varie strutture dovranno lasciare l’isola”. Lo ha detto Franco Gabrielli, capo del dipartimento della Protezione civile e commissario delegato all’emergenza, nella prima conferenza stampa. Dunque, ha spiegato, ho “pregato le strutture di non far permanere sull’isola nessun portavoce. Questo non significa pensiero unico, ma vuol dire rendere un servizio in termini di informazione corretta”.

13.30 – Schifani premia il commissario di bordo del Concordia, Giampedroni
Il presidente del Senato, Renato Schifani, ha consegnato al commissario di bordo Manrico Giampedroni una Medaglia del Senato “come esempio della profonda stima e del ringraziamento da parte delle istituzioni”. L’incontro con Giampedroni e i suoi familiari all’ospedale di Grosseto è durato circa mezz’ora e al termine il presidente Schifani si è recato all’aeroporto militare di Grosseto per partire verso l’Isola del Giglio dove è prevista la sua visita nel pomeriggio.

13.00 – Gabrielli: “Oggi saprò di quanti uomini disponiamo per le operazioni. Serve riflessione sulla Protezione Civile”
“La nave ora è stabile perché il mare è tranquillo. Oggi saprò di quanti uomini e forze disponiamo e valuteremo se chiedere ulteriore sostegno o meno. Abbiamo atteso 8 giorni per ricevere l’incarico di coordinare le operazioni sul Concordia. Serve serio dibattito su cosa dovrà essere in futuro la Protezione Civile. Io non voglio gestire i grandi eventi ma voglio avere mani libere per agire immediatamente quando capitano disastri come questo”.

12.55 – Gabrielli: “Non possiamo dare tempi certi sul recupero dispersi e messa in sicurezza dell’isola”
Gabrielli aggiunge:”Le tempistiche di risultato di messa in sicurezza dell’isola da eventuali sversamenti in mare degli agenti inquinanti, non possiamo darle. Dipendono dalle condizioni meteorologiche, dalle indagini della Procura, dal ritrovamento dei dispersi. C’è già, però, un progetto approvato per l’asportazione del carburante. Al momento non stiamo recuperando gli idrocarburi ma abbiamo già disposto navi cisterne, camion e quant’altro e a breve daremo il via alle operazioni”.

12.40 – Gabrielli: “Cerchiamo ancora i dispersi, ma dobbiamo anche impedire un disastro ambientale”
Il capo di Protezione Civile, Franco Gabrielli, in conferenza stampa, specifica che le ricerche continuano:”Permane la speranza di trovare le persone ancora in vita e l’obiettivo primario è quello di trovare i dispersi. Ma sta diventando sempre più impellente l’esigenza di iniziare le operazioni di recupero del carburante. La contaminazione del mare c’è comunque già stata tra oli, solventi e vernici  della nave. Da oggi assumo le responsabilità dei lavori”.

11.40 – Depositato al tribunale di riesame il ricorso contro i domiciliari a Schettino
La procura di Grosseto ha depositato questa mattina al tribunale del riesame di Firenze il ricorso contro la concessione degli arresti domiciliari per il comandante della Costa Concordia, Francesco Schettino. La procura chiede la custodia cautelare in carcere perché, come spiegato nei giorni scorsi dal procuratore capo Francesco Verusio, c’è il timore dei magistrati che Schettino possa fuggire o anche inquinare le prove.

11.00 – In corso le operazioni di posizionamento delle panne assorbenti degli idrocarburi
Si è conclusa la prima fase dell’operazione “Bunker” da parte della società olandese Smit Salvage incaricata da Costa Crociere di liberare il relitto della Costa Concordia dalle 2.400 tonnellate di IFO380 contenuta nelle 23 casse carburante della nave. La prima fase dell’operazione è consistita nel posizionare panne assorbenti d’altura in tre cerchi concentrici che chiudono la nave in una barriera in grado di evitare la migrazione di macchie d’idrocarburi. E’ in corso la posa del terzo cerchio.

10.40 – Bertolaso: “Possibile che nessuno monitora le rotte delle navi?”
“Possibile che un tratto di mare così trafficato come quello toscano sia attraversato da mezzi navali che nessuno segue, che nessuno monitora? Se il comandante fosse stato ai comandi di un aereo da turismo, sarebbe stato inseguito prima del disastro, non dopo, dalla voce di chi lo richiamava al rispetto delle norme sul volo. Chi va per mare conosce bene un sistema che oggi usano pure le barche a vela: l’ais, segnale anticollisione (è disponibile anche sull’I-phone, grazie al programma ‘marine traffic’, costa 2 euro e dà tutte le indicazioni sulle navi in movimento con rotta e velocità). E’ quanto afferma l’ex capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, in una lettera pubblicata dal Corriere della Sera in cui denuncia come “il passare delle navi vicino alla costa fosse un’abitudine e non un caso eccezionale. Chi sono, quanti sono dove sono – chiede – coloro che sapevano di queste insane abitudini e non hanno detto nulla?”.

10.30 – Arrivato sull’Isola del Giglio il capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli
Il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, nominato commissario delegato per l’emergenza legata al naufragio della nave Costa Concordia, è arrivato questa mattina all’isola del Giglio. Gabrielli sta presiedendo la riunione con il comitato consultivo per l’emergenza. Al termine, è previsto un’altra riunione, con il comitato tecnico-scientifico. Il commissario delegato farà il punto con le strutture e i soggetti coinvolti nella gestione dell’emergenza.

10.10 – Recuperato hard disk telecamere interne della nave
E’ un elemento fondamentale ai fini delle indagini in quanto il supporto informatico contiene i video di telecamere che inquadravano varie parti della nave, tra cui la plancia di comando: si potrà ricostruire così dov’era il comandante Francesco Schettino al momento del naufragio. L’hard disk è stato affidato a degli specialisti, che stanno verificando se i dati sono sempre leggibili. Altre parti del Vdr (il sistema di registrazione definito ‘scatola nera’) devono essere invece ancora recuperate dai sub nel relitto.

10.00  – I palombari aprono varchi con esplosivi sul ponte
I palombari del Gos della Marina Militare hanno concluso l’operazione di apertura varchi sul ponte 5 del relitto di Costa Concordia. Dopo le due esplosioni, e operata una prima ricognizione, i varchi sono adesso pronti per consentire la perlustrazione dei locali dove, secondo alcune testimonianze, si trovavano molti dei passeggeri della Concordia al momento dell’evacuazione.

8.30 – Il Concordia non si muove. Riprendono le ricerche
La Concordia stamane non ha subito nuovi movimenti. Continuano, quindi, le ricerche dei dispersi.