A Milano contro il governo Monti, la Lega Nord ostenta un’unità ritrovata. Alla testa del corteo che sfila da piazza Castello al Duomo, Bossi vuole al suo fianco Roberto Maroni e Marco Reguzzoni, i principali protagonisti delle tensioni che hanno portato quest’ultimo a dimettersi da capogruppo alla Camera. “Il mio passo indietro dimostra che non siamo attaccati alle poltrone”, commenta Reguzzoni. Ma sotto al palco i militanti la pensano diversamente: “Reguzzoni fuori dai coglioni”, gridano mentre Bossi plaude al senso di responsabilità del deputato di Busto Arsizio. Un sentimento espresso anche su striscioni e cartelli. “Cerchio tragico”, ha scritto un anziano militante romagnolo sul suo cartello, “per salvare il soldato Bossi da chi si approfitta della sua malattia”, spiega. Ma il servizio d’ordine interviene: “Lo faccia sparire”. di Franz Baraggino