L'Asia è prima per numero di utenti sulla Rete

La seconda superpotenza mondiale? Si chiama Internet. Non solo per la vittoria riportata nel braccio di ferro con il Parlamento USA sul futuro della Rete. Se la marcia indietro in merito a SOPA e PIPA (i provvedimenti che metterebbero, di fatto, il bavaglio a molti siti) si è arenato dopo appena una giornata di proteste sul Web, c’è poco da stupirsi. Difficile che il governo USA possa spuntarla contro 2 miliardi di persone.

I dati arrivano dallo studio pubblicato sul sito Web Pingdom, che fotografa l’attività su Internet nel 2011. Una serie di statistiche che offrono uno spaccato interessante e delineano le spaventose dimensioni del Web. A partire dal continente più “presente” in Rete, titolo che l’Asia si aggiudica con largo margine (922,2 milioni di utenti contro i 476,2 milioni di europei). Fanalino di coda l’Oceania, con soli 21,3 milioni di naviganti. Il vero fenomeno però è quello delle connessioni mobili (smartphone e tablet): 1,2 miliardi di connessioni attive a livello mondiale.

Le comunicazioni, sul Web, circolano principalmente tramite la posta elettronica. Secondo quanto registrato dagli analisti, al mondo esistono 3,146 miliardi di account email, mentre un ‘impiegato medio’ genererebbe un traffico (tra invio e ricezione) di 112 messaggi di posta elettronica al giorno. Scoraggianti i dati riguardanti lo spam: i messaggi di ‘posta indesiderata’ rappresentano il 70 per cento delle email che circolano in Rete e, di questi, il 19 per cento raggiungerebbe i computer aziendali infischiandosene allegramente di filtri e software anti-spam.

L’altro canale ‘caldo’, e non poteva essere altrimenti, è quello dei social network. Basta dare un’occhiata ai dati di Twitter: 100 milioni di utenti attivi con 250 milioni di ‘cinguettii’ al giorno. Un flusso impressionante di messaggi che nel 2011 sono stati trainati dalle primavere arabe. Non sorprende, quindi, che l’hashtag più seguito dell’anno sia stato #egypt. E Facebook? Il Social network più amato del mondo vanta a fine 2011 più di 800 milioni di iscritti, di cui 200 milioni reclutati nel corso del 2011. Il gigante Google non è da meno: basti pensare che ogni minuto su YouTube vengono caricati filmati per una durata di 48 ore, mentre sono 88,3 miliardi i filmati visualizzati ogni mese attraverso tutti i siti (YouTube compreso) del colosso americano. Il dominio più ‘costoso’ dell’anno è stato invece social.com, per la cui registrazione è stata sborsata la cifra record di 2,6 milioni di dollari.

di Marco Schiaffino

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