Fadwa Soliman era una delle attrici più famose in Siria. Quando cominciò la rivoluzione, decise di prendervi parte attivamente. I genitori, scoprendo la scelta della figlia, la diseredarono perchè convinti sostenitori del presidente Assad e appartenenti alla setta Alawita. Essendo un volto noto a tutti, visti i suoi trascorsi televisivi, Fadwa , ricercata dalla polizia, decise di tagliarsi i suoi lunghi capelli neri per essere meno riconoscibile. La sua attività, in questo momento, si concentra sopratutto nel guidare manifestazioni e mandare video messaggi attraverso You Tube. Vive da mesi in latitanza e ogni giorno è costretta a cambiare casa per non essere catturata.
Razan Zaithouni, classe 1977, dirige una rete di coordinamenti locali per i diritti umani in Siria. E’ ricercata perchè accusata dal regime siriano di essere una spia straniera. Razan Zaithouni è stata insignita a ottobre del Sakharov Prize e sempre nel 2011 dell’ Anna Politkovskaya Award. Il marito è attualmente detenuto nelle carceri siriane.
Bassma Kodmani, portavoce del Consiglio Nazionale Siriano – la principale opposizione al regime siriano- nel 1968 lasciò la Siria con i suoi genitori che abbandonarono il paese per problemi politici, trasferendosi a Parigi. Prima dello scoppio della rivolta, ha pubblicato vari libri in Francia e ha diretto, per conto della fondazione Ford, il programma di governo e cooperazione internazionale in Medio Oriente. E’ la donna siriana più influente a livello politico in questo momento, ed è la numero due del Consiglio Nazionale Siriano.
Suhair Atassi, attivista per i diritti umani, appartenente alla famiglia Atassi che ha una lunga storia politica alle spalle, gestisce il forum Jamal Atassi. In questo momento il forum è solo online perché è stato messo fuori legge dal governo. E’ stata arrestata all’inizio delle proteste e scarcerata dopo un paio di mesi. La sua carta d’identità le è stata requisita dalle forze di sicurezza, per non permetterne la fuga . Vive sotto la costante minaccia di essere arrestata nuovamente.
L’elenco delle donne che stanno cambiando la Siria è lungo. Donne cristiane, musulmane, alawite e di ogni religione partecipano, collaborando attivamente, in questa primavera che tarda a sbocciare. Credo che il detto “dietro ogni grande uomo c’è una grande donna” non possa andare bene per descrive la situazione siriana perché uomini e donne camminano alla pari, mano nella mano.
(Nella foto l’attrice siriana Fadwa Soliman)