Vale la pena, tanto per sgombrare il campo ad ogni possibile simpatia, ricordare che Santorum e sua moglie Karen sono genitori di 8 bambini. L’ultima, concepita quando la signora Santorum aveva compiuto i 48 anni, e’ stata diagnosticata con una severa patologia genetica dovuta all’eta’ della madre e che le lascia solo il 10% di sopravvivenza oltre i cinque anni di eta’. Nonostante ciò i genitori hanno deciso di farla nascere. I Santorum, fra l’altro, erano già stati toccati dalla tragedia con la perdita di un altro figlio, nato prematuro e morto a causa di una malformazione genetica (che aveva messo a rischio la vita della madre che ancora una volta si era rifiutata di abortire). In quel caso, la coppia aveva avuto l’idea di portare a casa il piccolo cadavere per farlo vedere agli altri bambini e fare in modo che questi conoscessero il fratellino Gabriel.
Personalmente, mi basterebbe questo episodio per ritenere Santorum inadatto persino a fare l’amministratore di un condomino, figuriamoci il presidente degli Stati Uniti d’America; la mia convinzione, però, diventa addirittura incrollabile di fronte a dichiarazioni come quelle rilasciate dal candidato repubblicano nel corso di un’intervista con Piers Morgan alla CNN. L’illuminato deputato, alla domanda di Morgan, a proposito dell’aborto in caso di stupro, ha risposto che anche in quei casi il bambino deve essere considerato un dono di Dio. Ora, al di là dello sconcerto per un’affermazione cosi’ insensibile nei confronti della psicologia di una donna vittima di violenza, trovo anche, da non credente, assolutamente “irrispettoso” attribuire a Dio la volontà di un atto cosi crudele.
Molto (ma molto) meno categorica è, invece, la sua posizione rispetto agli atti di pedofilia commessi da molti preti a danno di minori. In quei casi, Santorum non vede un prete pedofilo ma, ovviamente, un omosessuale privo di limiti.
(Foto: LaPresse)