Terremoto nel mondo del rugby. Delle trentacinque persone arrestate nelle ultime 48 ore dal nucleo investigativo dei Carabinieri di Piacenza con l’accusa di detenzione e spaccio di stupefacenti ci sono tredici professionisti della palla ovale che da ieri, invece che sul campo, sono finiti dietro le sbarre.

Un’operazione vastissima, quella portata a segno dalle forze dell’ordine, per smantellare un enorme giro di droga che gravitava attorno agli incontri di rugby e ai concerti di note star della musica nazionale e che ha fatto scattare le manette per trentacinque persone tra Piacenza, Parma, Varese, Bergamo, Brescia, Pavia, Lodi e Milano.

Un ruolo centrale nella missione denominata ‘Flanker‘ (ovvero la terza linea, l’uomo che nel rugby fa da collegamento fra i veloci tre quarti e i pesanti uomini di mischia) sembra possa avercelo Nereo Filippo Maserati, giocatore di rugby classe 1971, e la sua compagna Maria Chiara Borella, campionessa di body building (campionessa Italiana categoria Over 52 Kg AINBB Associazione Italiana Natural Body Building e vice campionessa Europea). Per loro sono infatti scattate le manette insieme ad altre 17 ordinanze di custodia cautelare e 18 arresti in flagranza di reato.

I 35 arrestati non sono però gli unici ad essere sotto la lente della Procura della Repubblica: i Carabinieri hanno infatti altri 40 indagati, con 184 assuntori segnalati e 10 chili di cocaina purissima sotto sequestro. Uno scandalo senza pari, quello apertosi oggi nel mondo del rugby, che coinvolge la serie A, B e C del campionato, ma non solo.

Da quanto emerge tutto è iniziato con il monitoraggio di un gruppo di trafficanti albanesi operanti tra l’Emilia e la Lombardia che ha permesso alla Procura di risalire a Maserati (detto “Pippo braccio”) che oltre ad avere i contatti nel mondo del rugby, si occupava anche della security per molti locali notturni e in occasione di concerti di big nazionali, approfittando dell’occasione per smerciare cocaina, hashish e marijuana.

La droga smerciata da “Pippo braccio” finiva sugli spalti e negli spogliatoi durante partite di primo piano del rugby italiano: da Italia-Australia, al Franchi di Firenze del 20 novembre 2010 al 6 Nazioni del 4 febbraio 2011. Poi il derby Piacenza-Lyons, del 10 aprile del 2011, la Rugby World Cup dal 9 settembre 2011 fino al 23 ottobre. Rugby certo, ma anche calcio. Soprattutto piacentino, visto che la Procura ha appurato che il rifornimento di grandi quantitativi di droga fosse diretto anche alla Curva nord del Piacenza, specialmente durante le trasferte contro l’Atalanta, l’Albinoleffe, la Cremonese e la Triestina.

Ma l’attenzione degli inquirenti, come si diceva, non si è fermata solo allo sport. Stando al nucleo dei Carabinieri, i concerti erano una enorme fonte di guadagno per gli spacciatori con “trasferte” fatte appositamente per vendere stupefacenti. A bordo di un camper, Maserati ha raggiunto l’Heineken Jamming Festival di Mestre, il concerto di Vasco Rossi del giugno scorso a San Siro, il concerto dei Sonisphere a Imola, il concerto dei Take That del luglio 2011 al San Siro di Milano e i”Day Festival” all’Arena Parco Nord di Bologna per smerciare gli stupefacenti.

Nel maxi blitz piacentino è finita anche una nota avvocatessa del Foro di Piacenza, da tempo sotto osservazione da parte della Procura per i rapporti illeciti a favore di alcuni spacciatori albanesi: per lei è scattata una misura cautelare interdittiva della professione e limitativa della libertà personale.

Foto di E. Gatti

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