Il ministro del Welfare interviene ad un convegno a Milano e rivolgendosi al collega dello Sviluppo Economico dichiara: "Pensiamo al medio termine per ora". Intanto il premier Monti in un'intervista al Tg1 preme per la riforma del mercato del lavoro: "E' necessaria maggiore mobilità nel tempo"
Proprio il lavoro, materia di pertinenza del ministro Fornero, è il prossimo scoglio che il premier Mario Monti vuole affrontare con la “riforma del mercato del lavoro”. In un’intervista rilasciata al Tg1 della Rai, il presidente del Consiglio ha dichiarato che “i negoziati con le parti sociali, soprattutto su questa materia, è difficile che partano in discesa, perché altrimenti non dovrebbero avere luogo, ma io sono certamente fiducioso”. Poi ha spiegato che “ci sono diverse esigenze – precisa – che dobbiamo rendere compatibili, ma io credo che sia possibile: per creare occupazione in Italia, occorre che produrre in Italia diventi una cosa più competitiva; occorre che la protezione delle persone nel mercato del lavoro non diminuisca, ma diventi più equilibrata e con una protezione meno concentrata sul singolo posto di lavoro e più concentrata sul singolo lavoratore, quindi con una esigenza di mobilità nel tempo. Quindi – continua – c’è un obiettivo di efficienza ed un obiettivo di maggiore equità sociale”.
Il governo vorrebbe chiudere i negoziati con i sindacati e con la Confindustria entro breve tempo, 4 settimane al massimo, perché quella del lavoro è considerata una delle riforme primarie. Sul piatto delle trattative c’è sempre l’articolo 18, ma ci sono anche le misure per favorire e semplificare l’ingresso dei giovani al lavoro tramite una flessibilità in entrata e facilitare anche il rientro di coloro che hanno perso l’occupazione, gli altri punti sono: il salario minimo e la riforma degli ammortizzatori sociali. Un punto accolto con freddezza sia dai sindacati che da Confindustria. Il tavolo del mercato del lavoro è programmato per metà della prossima settimana, anche se non c’è ancora un giorno fissato in agenda.