Finalmente ieri sera abbiamo assistito ad un Tg di Uno degno dei momenti migliori dello spettacolo di Minzolini. Messe da parte le tartarughe a rotelle, le puzzette dei bebè e i vasetti per i bimbi alla moda, la corazzata del servizio pubblico è passata ad occuparsi di temi seri prendendo di petto le questioni piu’ calde di questo tormentato periodo della storia italica.
Ad accompagnare la cena di piu’ di 4 milioni di persone è apparso proprio Lui, Mario Monti, il nuovo, non ubriaco Presidente del Consiglio e subito si e’ scatenata la vis polemica di Laura Chimenti.

Prima “domanda”: “Presidente, una giornata importante anche quella di oggi per il governo italiano“.
Preso alla sprovvista Super Mario ha subito confessato: “Si, mi fa piacere di poterne parlare con i telespettatori questa sera”.
La Pocahontas delle 20 passa la palla al mastino di turno, Alessandro Cassieri che, in un italiano sofferto, subito picchia sotto la sobria cintola:
Qual e’, secondo Lei, la cosa che, da questo pacchetto semplificazioni, gli Italiani potranno ricavare che la vita si semplifica?”
Monti, l’anglosassone, dimentica che la carta d’identità nazionale da queste parti (Canada, USA) non esiste e va giù dritto: la carta di identità “semplificata” finalmente scadra’ nel giorno del compleanno. Una rivoluzione.
Il terzo quesito e’ ancora piu’ tosto: “Pensa o teme che ci possano essere anche in questo caso, come per le liberalizzazioni, delle contestazioni,o, addirittura, delle proteste?”
Poffarbacco: chi avrebbe mai potuto pensare ad una cosa del genere? Contestazioni? Addirittura proteste? Ma da chi, ma dove, ma quando mai? Monti risponde tranquillo, se qualche sobrio camionista sfonderà le ruote di qualche crumiro, non ci sarà’ da preoccuparsi: “la generalità dei cittadini” è con Lui.

Partono i servizi dei colleghi Luigi Monfredi e Isabella Schiavone e, sempre Lui, il non ubriaco Super Mario, assiste impassibile in un riquadro sullo schermo alle sviolinate dei dipendenti RAI. Apprendiamo che sono state cancellate 333 leggi, lo 0,09% delle 375.000 norme che  Calderoli aveva incenerito con un solo lanciafiamme e,finito il reality show delle semplificazioni, si ritorna sul ring di Palazzo Chigi.
Dopo anni di studi di macroeconomia, confuso da Keynes, Friedman e Modigliani, Alessandro Cassieri ha finalmente l’opportunità di chiedere lumi su burocrazia, crescita economica e qualità della vita: “Hanno anche una ricaduta economica queste semplificazioni o sono soltanto destinate a semplificarci la vita?” Ossia se passo 3 ore in fila all’ufficio postale per pagare le multe di Equitalia e, tra una pentola Pomilla in offerta e uno scaldaletto matrimoniale di Posteshop, mi incazzo perchè ho dovuto chiudere bottega, la cosa ha solo un effetto sul mio battito cardiaco o anche sul mio reddito?
Dopo aver annuito a lungo, Cassieri ha ancora la forza di sferrare un altro colpo letale: “E adesso un grosso sforzo,invece, viene atteso proprio da Lei, nel senso che fra un paio di giorni, lunedì a Bruxelles, ci sarà un importante vertice europeo.Ora intanto la domanda secca secca, sarà uno dei soliti vertici molto attesi quelli europei e puntualmente deludenti o questa volta andrà diversamente?”
La risposta è tranquillizzante: “speriamo che vada meglio”.

Davanti ad un Presidente così anglosassone non si poteva non citare il Fainanscial Taimes con una domanda dalla costruzione di nuovo sofferta ma molto british: “Il molto cattivo (the very bad, ndr) Fainanscial Taimes oggi le attribuisce la possibilità di essere l’uomo, come dire, decisivo per l’Europa, addirittura l’Europa sulle spalle di Monti. E’ un po’ troppo oppure c’è davvero la possibilità magari di riuscire a convincere la Cancelliera Merkel che creare paratie contro la speculazione sia il momento, come dire, opportuno di farlo?
Monti prova la battuta: “Essendo un giornale rosa è troppo roseo”.
Dopo la solita sfilata di politici per (quasi) tutti i gusti si ritorna alle domande d’assalto: “Presidente, ho visto che prendeva appunti mano mano che scorrevano le reazioni dei partiti alle ulteriori iniziative del governo”.
La risposta è un sì netto, Super Mario è talmente non ubriaco da riuscire a prendere perfino appunti alle 20:10 di una sera di gennaio. “Ecco”, riparte il Cassieri, “nel frattempo incalzano anche le agenzie di rating, le famose Qui Quo Qua. Oggi Fitch ci da’ un colpo: come vanno presi questi giudizi sussiegosi che vengono presi da agenzie americane per altro?”
Per altro Fitch tanto più americana non è ma Monti quei giudizi li  prende con “distaccata serenità”
Sono passati ben 14 minuti ed è finita. E’ vero,  in Venezuela ci si deve sorbire ogni domenica un paio d’ore di “Alo’ Presidente” ma  Hugo Chavez è molto meno non ubriaco di Monti, Hugo scherza, declama, ride e canta.
Ci si può, però, sempre consolare con  le migliori domande rivolte a Mario Monti dal Tg di Uno.

Eccole:
Montiparade Anno I N. 1
1. Oggi è’ stata una giornata importante per il governo?
2. Con le semplificazioni la vita si semplifica?
3. Ci saranno contestazioni o, addirittura, proteste?
4. Le semplificazioni hanno una ricaduta economica o semplificano la vita?
5. Una domanda secca-secca: il vertice di Bruxelles sarà deludente?
6. E’ un po’ troppo affermare che l’Europa è sulle spalle di Monti?
7. Presidente ho visto che prendeva appunti.
8. Come vanno presi i giudizi delle agenzie di rating, le famose Qui Quo Qua?

Votate le vostre domande preferite nello spazio per i commenti: la Montiparade, la prima classifica non ubriaca dell’era di Super Mario, sta per arrivare.    

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