L’operazione è iniziata verso le 21.00 e s’è conclusa intorno alle 5 del mattino nelle zone della “movida”, quelle più dense di locali, come i Navigli, Brera e corso Como, ma anche in pieno centro, fra San Babila e via Montenapoleone. In tutto, sono stati 405 gli ispettori che hanno partecipato all’operazione. Di questi, 280 erano funzionari dell’Agenzia delle Entrate della Lombardia, 125 dell’Inps. L’intervento è stato inoltre realizzato con la cooperazione di circa cinquanta pattuglie della Polizia Locale con l’impegno di oltre 100 agenti. La Polizia Locale, che ha garantito il supporto tecnico ai funzionari dell’Agenzia delle Entrate all’interno delle discoteche e ai funzionari dell’Inps impegnati nella verifica della presenza di eventuali lavoratori in nero anche irregolari sul territorio dello Stato, ha svolto un’attività di controllo stradale, finalizzato anche all’individuazione degli effettivi utilizzatori delle 358 autovetture di lusso fermate.
“Sono soddisfatto di come l’operazione è stata condotta – ha dichiarato Carlo Palumbo, Direttore regionale dell’Agenzia delle entrate della Lombardia – soprattutto perché ci sono stati rivolti apprezzamenti per la professionalità dei nostri funzionari da parte degli stessi titolari dei locali. In ogni caso, per quanto ci riguarda, si tratta di un’operazione che rientra fra quelle programmate per mantenere un elevato presidio del territorio. La collaborazione e il coordinamento con l’Inps e il Comune, che voglio ringraziare, inoltre, hanno funzionato molto bene”.
L’assessore al bilancio del comune Bruno Tabacci ha invece sottolineato che i controlli in materia fiscale e di rispetto sulla normativa del lavoro “sono necessari per evitare, come ha detto più volte il presidente del Consiglio Mario Monti, che gli evasori continuino a dare pane avvelenato ai loro figli. Le istituzioni devono fare il loro dovere e il Comune di Milano vuole essere in prima fila”.