Politica

Napolitano e gli sbandamenti di Occupy

Ma cosa vuole Occupy? Dopo i fatti di Bologna risulta ancora più difficile capirlo. Abbiamo tutti visto nascere il movimento degli Indignados sull’esempio delle primavere arabe. L’abbiamo visto crescere, sbarcare oltre oceano, puntare il dito contro corruzione e follie criminali della finanza, raccogliere simpatie e consensi. Ma una proposta seria e articolata ancora non è arrivata.

Dopo la ferita di San Giovanni a Roma, oggi a Bologna gli “Occupy” sono andati a contestare Napolitano: “Anche lui responsabile dei diktat Ue” dicono. A me una contestazione del genere suona fuori dalla realtà: come accusare il ministro dell’ambiente per i temporali, o Greenpeace per non aver impedito il riscaldamento globale. Agli Occupy italiani – l’hanno detto più volte – non interessa il debito, il bilancio, la serietà di un Paese, la ripresa economica. Vogliono i default, loro. Controllato o meno. Eppure temo che con il default papà e mamma non avrebbero più un soldo per assicurare gli studi a Bologna, contestazione al presidente della Repubblica inclusa.

E dire che una battaglia ci sarebbe da innalzare come bandiera: è lì sotto gli occhi di tutti. È la Tobin Tax, una tassa sulle transazioni finanziarie che taglierebbe le gambe alla speculazione. Il tema lo lanciò dieci anni fa il movimento no global – di cui mi onoro di aver fatto parte. Allora sembrava una follia, tutti dicevano che era infattibile. Oggi su questo tema gli “indignatos” si fanno scavalcare dal simbolo della destra europea, Nicolas Sarkozy, che lo propone anche solo per la Francia. Eppure la Tobin è una proposta politica seria, ragionevole, che può diventare realtà solo con un sostegno politico collettivo e globale. Invece no. Occupy non ne parla. Contesta Napolitano.

Certo, ognuno avanza le proposte politiche che vuole. Si può dire “facciamo default che non ci sono i poteri buoni e ridiamo tutto al popolo e non ai poteri forti”. Come si può dire “la soluzione è l’amore libero, portiamo la Giamaica nel resto del mondo e aboliamo ogni autorità”. Le cose sono più complesse però. E il ninety-nine per cent della popolazione mondiale è gente che vorrebbe anche proposte serie.