Si dice “schifato” Gad Lerner, giornalista impegnato nel Pd fin dalla sua costituzione. Schifato per la vicenda particolare del tesoriere della Margherita Luigi Lusi, accusato di aver acquistato una casa per uso privato con i soldi del partito. Ma anche molto stupito del fatto, emerso nel dibattito intorno alla vicenda giudiziaria, che il partito estinto nel matrimonio con i Ds per formare il Pd abbia ancora un patrimonio di una ventina di milioni di euro. “Perché la Margherita detiene tutti quei soldi dei contribuenti?”, chiede Lerner nel suo blog. “Cosa se ne fanno, i tenutari, di una tale riserva? Che diritto politico e sostanziale avrebbero, di disporne?”. E conclude: “Consiglio a Rutelli di tornare in vacanza alle Maldive e smetterla di fare politica, nell’attesa che Lusi chiarisca fino in fondo le sue responsabilità e che gli eventuali 20 milioni della Margherita trovino collocazione degna e condivisa”.
Un post breve, ma dai toni durissimi: “Sono a dir poco schifato”, è l’incipit, “dalla vicenda dell’appropriazione indebita di 13 milioni di soldi pubblici della Margherita, ammessa dal suo tesoriere Luigi Lusi (e nessuno mi toglie dalla testa il dubbio che stia coprendo pure qualcun altro)”. Il conduttore di “L’infedele” si augura che il Pd “butti fuori in men che non si dica questo suo senatore, purtroppo depositario di molti segreti indicibili del finanziamento dei partiti, avendo gestito con Ugo Sposetti anche la ‘separazione’ dei beni” con cui Ds e Margherita si sono coniugati nel Pd”.
Schifo e rabbia: “Mi fa rabbia pensare all’accumulo di denaro grazie a cui i suoi titolari di firma signoreggiavano nel partito”, continua Lerner, “alla faccia della democrazia interna”. La conclusione estende lo sdegno ad altre latitudini politiche: “Questi partiti davvero si sono accaparrati risorse oltre ogni limite di decenza, penso ai 7 milioni della Lega investiti fra Tanzania, Cipro e la Norvegia. E’ giunto il momento di procedere alla liquidazione”.