“Vogliamo dimostrare che la gente è con Berlusconi”. Così raccontano dal partito di Angelino Alfano. E’ il Giornale (chi altro?) a dare la memorabile (o ferale) notizia. “Diecimila persone e, se possibile, anche ventimila” scrive il quotidiano di Feltri e Sallusti. “Il Pdl torna in piazza e fa quadrato attorno a Silvio Berlusconi”. “Il partito di Angelino Alfano sta pensando di scendere in piazza per sostenere il Cavaliere”.
La manifestazione al momento sarebbe prevista per sabato e dovrebbe tenersi davanti al palazzo di Giustizia. Quello di Roma? O quello di Milano magari per rievocare quella scena raccapricciante del Caimano di Nanni Moretti nella quale una folla inferocita da lui sobillata si scagliava con violenza contro i giudici dopo una sentenza di condanna?
In realtà a manifestare davanti al Palazzo di Giustizia dovrebbero essere altri.
Quelli che hanno subìto quasi venti anni di angherie e prepotenze da parte di un Sultano – tacchi, cerone e capelli reimpiantati – che ha sput…ato all’estero un intero Paese e che solo adesso sta riacquistando una parvenza di credibilità internazionale.
Quelli che hanno dovuto sopportare un capo di governo che ha legiferato per sé e per i suoi accoliti (per ripianare i suoi debiti e per non andare in galera), piuttosto che per il bene del Paese.
Quelli che si sono dovuti privare di Biagi, Santoro, Luttazzi, Travaglio, Freccero e tanti altri perchè disturbavano il manovratore.
Quelli che hanno ascoltato un presidente del Consiglio dichiarare a reti semiunificate che “la crisi non c’è” e che “i ristoranti sono pieni“.
Sabato, l’unico cartello da sbandierare davanti al Palazzo di Giustizia dovrebbe recitare a caratteri cubitali: “Berlusconi? Mai più”.