I 600.000 dollari che la procura sostiene corrispondano alla tangente pagata da Silvio Berlusconi a David Mills per ottenere sue testimonianze a favore in due procedimenti del ’97, che coinvolgevano il Cavaliere, sono, per la difesa, “gli interessi maturati sul capitale dell’armatore e cliente dello stesso Mills, Diego Attanasio, gestiti dal legale inglese”. Claudia Tavernari consulente della difesa lo ha ribadito oggi in nell’aula del processo milanese che vede l’ex premier accusato di corruzione in atti giudiziari.
Per tutta la giornata, oggi, l’esperta ha ricostruito i flussi in entrata e uscita dalle società create e gestite da Mills per i suoi clienti. Il fatto che il legale abbia attribuito, in una lettera al suo fiscalista, quella somma a una ‘donazione’ di Carlo Bernasconi, ex manager Fininvest, è solo perché, questa la tesi difensiva, per il fisco inglese le donazioni non sono tassabili. Il processo è stato quindi aggiornato a venerdì prossimo, 3 febbraio quando, in mattinata, la consulente Tavernari terminerà il suo esame con la difesa e controesame con il pm. Nel pomeriggio dello stesso giorno, invece, riprenderà l’esame di David Mills, in videoconferenza da Londra, da parte dei legali di Berlusconi. Il 18 febbraio si terrà l’udienza per discutere l’istanza di ricusazione avanzata da Silvio Berlusconi nei confronti del collegio del processo: il leader del Pdl, infatti, sostiene che i giudici con alcune scelte processuali abbiano anticipato un giudizio di condanna nei suoi confronti. In questo modo la sentenza del processo, attesa per l’11 febbraio slitterà di alcune settimane.
E slitta anche l’attesa “manifestazione di popolo” per sostenere il Cavaliere che si sarebbe dovuta tenere sabato davanti al palazzo della Giustizia a Milano. A dirlo il coordinatore nazionale del Pdl Denis Verdini che ha detto:”Il presidente Berlusconi è emozionato e commosso per questa ondata di calore, che lo rafforza nel desiderio di moltiplicare il suo impegno per il Pdl e per il Paese, ma ha scelto un profilo di responsabilità al quale non intende derogare. E’ vero che da giorni siamo inondati da mail, telefonate e richieste di cittadini, militanti e dirigenti locali del Popolo della Libertà, che premono per una grande manifestazione nazionale di sostegno al presidente Berlusconi e di sollecitazione alla grande riforma liberale della giustizia italiana, la manifestazione, almeno per ora, non ci sarà”. Per sabato gli organizzatori contavano di radunare in piazza 10 mila, 20 mila persone.