A sorpresa, l'aula respinge la costituzione contro il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere nel conflitto d'attribuzione sollevato davanti alla Corte costituzionale. Un voto "tecnico" che acquista sapore politico, dopo la spaccatura del Carroccio sull'arresto del deputato Pdl. L'ira di Cicchitto: "Subalterni alla Procura"
Più denso il significato politico. La Lega aveva votato sì in Giunta per le autorizzazioni, insieme a Pdl, Udc, Responsabili e Radicali. Ma nella votazione in aula ha cambiato radicalmente posizione, votando no e determinando la vittoria per appena venti voti dello schieramento opposto, composto da Pd, Idv, Fli e Api. Al di là della decisione specifica di costituirsi o meno di fronte alla Corte costituzionale, il significato politico della questione lo aveva chiarito Pier Ferdinando Casini che, pronunciandosi per la libertà di coscienza, aveva affermato: il voto “riguarda la sfera di rispetto tra il Parlamento e l’autorità giudiziaria”.
Molto chiaro, dopo il responso di Montecitorio, il commento a caldo del deputato leghista Gianni Fava: ”Finalmente col voto segreto si è capito chi ha salvato Cosentino in Aula”, ha affermato ricordando “l’accorato appello a dire sì alla costituzione in giudizio da parte del leader Udc Casini”. Il 12 gennaio, il voto contrario della Lega all’arresto del deputato del Pdl era stato accompagnato da dure polemiche, anche interne, con Roberto Maroni favorevole e Umberto Bossi intervenuto in extremis a lasciare “libertà di coscienza” ai suoi deputati. Risultato, Cosentino si è “salvato” dall’arresto anche grazie al no del Carroccio. Così il voto “tecnico” della Lega contro la costituzione in giudizio acquista il sapore di una svolta politica.
Un significato ben compreso dal capogruppo del Pdl Fabrizio Cicchitto: “Si trattatava in un certo senso di un atto dovuto derivante da una precedente decisione della Camera. Invece un’eterogenea maggioranza con il voto del gruppo del presidente della Camera, ha rinunciato con un atto di incredibile subalternità alla Procura di Napoli”.