Per la prima volta dall’inizio dell’anno lo spread scende sotto i 400 punti base chiudendo a quota 383. Si tratta dei livelli minimi dalla scorsa estate, con il rendimento del Btp decennale in calo al 5,68%. E in tutta Europa si registra una riduzione generalizzata degli spread nei confronti del bund tedesco. Il differenziale Spagna-Germania si è ridotto a 310 punti, quello della Francia a 119,6, mentre quello del Portogallo è poco sopra la soglia dei 1.400 punti (1.409,6).
Anche le borse europee seguono un andamento positivo, riuscendo a migliorare i buoni trend di ieri: l’indice Dax di Francoforte ha chiuso a +2,44% a 6.616,64 punti, con Deutsche Bank regina del listino a +5,41%. Bancari in gran spolvero a Parigi, dove il Cac 40 segna un progresso del 2,09% a 3.367,46 punti, con Bnp Paribas (+4,56%) e SocGen (+5,92%) tra i titoli più acquistati. L’Ftse 100 di Londra è avanzato dell’1,92% a 5.790,72 punti, con Rbs a +4,09% e Lloyds a +5,1%. L’Ibex di Madrid è cresciuto del 2,2% a 8.696,6 punti. Mentre si attenuano i timori sui debiti pubblici dell’Eurozona nonostante non sia ancora stato raggiunto un accordo tra la Grecia e i suoi creditori per uno ‘swap’ sul debito. Ieri il premier greco Lucas Papademos ha detto di puntare a “concludere con successo” le trattative con i creditori entro la fine di questa settimana. Milano cresce del il Ftse Mib ha segnato un +2,76% a 16.264 punti, mentre l’All Share ha guadagnato il 2,59%. Sul paniere principale, rally delle banche, capitanate da Mps e Banco popolare che segnano un progresso di oltre il 10%. Molto bene anche Fiat e il titolo Industrial dopo i conti. Brillano Stm e Tod’s, mentre, nell’energia, fiacca Enel. Fuori dal Ftse Mib, bene Fonsai, pesante Seat pagine gialle.