La conference call fra gli investigatori americani e inglesi verteva proprio sulle strategie per combattere il gruppo di pirati informatici. Peccato che alla discussione abbia partecipato un membro del gruppo che ha registrato e postato su Youtube il summit anti-hacker
Sulle prime, i visitatori che hanno ascoltato la registrazione hanno pensato a uno scherzo, fino a quando non è arrivata la conferma della polizia inglese: la conversazione è autentica ed è stata intercettata online. Ma come può essere accaduto? L’ipotesi più verosimile è che un membro di Anonymous abbia accesso alla casella di posta elettronica di uno degli invitati alla conference call e abbia così potuto leggere l’invito alla conferenza virtuale, nel quale sono riportati anche orario, i dettagli e la password per partecipare. Facile immaginare che adesso si scateni la caccia alla falla, nemmeno tanto facile da rintracciare visto che l’invito è stato inviato a circa 40 “pubblici ufficiali”.
Più facile immaginare le risate che si devono essere fatti quelli di Anonymous nell’ascoltare i loro “nemici” discutere delle strategie per mettere alle corde Ryan Cleary and Jake Davis. I due sono da tempo sospettati di fare parte di Anonymous e LulzSec, il gruppo hacker che si è reso protagonista del furto di account (e numeri di carte di credito) dai server di Sony e di un clamoroso attacco al sito della CIA. Tutte imprese che impallidiscono di fronte a questo ultimo, clamoroso sberleffo.