Un breve articolo apparso sul sito del quotidiano di Belpietro adombrava un'incriminazione dell'avvocato inglese per falsa testimonianza. Il pm De Pasquale costretto a smentire, ma si concede una battuta: "Mi sembra una cosa un po' 'fabricated'". Dopo oltre un'ora il dibattimento ha ripreso la sua corsa contro la prescrizione
Un processo bloccato per un trafiletto sul web è n caso senza precedenti, e infatti il presidente della Corte Francesca Vitale ha fatto presente che “questo tribunale non può dare peso e corpo ad articoli” di giornali. Nonostante questo, il pm De Pasquale ha chiarito che “nessuna decisione è stata presa da questo ufficio rispetto a profili di falsa testimonianza. Nulla debbo dire perché c’è il nulla”. E ha aggiunto una battuta: “Questa cosa mi sembra un po’ fabricated“. De Pasquale ha notato che la lettera in cui i legali di Mills segnalavano alla corte dei “rumors” sull’incriminazione del loro assistito è stata inviata alle 12,27, mentre l’articolo online è uscito intorno alle 17.
Alla fine della discussione, la testimonianza di Mills è ripresa regolarmente, con il consenso del giudice inglese che sovraintende alla regolarità del trattamento del cittadino britannico. “Il mio compito – ha spiegato – è stabilire se vi sia equità nei confronti dei testi ascoltati. Questa sospensione è stata molto utile perché ho notato in modo chiaro le risposte estremamente utili date da De Pasquale. Mills non è indiziato, né sotto accusa per la testimonianza”.
Sul processo che vede imputato l’ex premier Berlusconi incombe la prescrizione, prevista a metà febbraio, e l’accelerazione delle udienze impressa dalla corte ha provocato scontri con la difesa, che ha chiesto tra l’altro la ricusazione dei giudici.