Tutti quelli che sapevano ciò che Lusi stava facendo e che ne hanno tratto vantaggio lo dicano subito e senza esitazioni altrimenti quando verranno scoperti il danno per tutti noi sarà enorme. Quelli erano sì soldi di un partito (La Margherita), ma provenivano dai nostri soldi.

Il finanziamento pubblico dei partiti è uno sforzo smisurato per gli italiani in questo momento di grave crisi e va immediatamente sospeso in via amministrativa nei confronti dei partiti che dimostrino di averne abusato. Va introdotto un reato procedibile di ufficio che punisca severamente l’utilizzo “privato” dei soldi del finanziamento pubblico, altrimenti il danaro una volta entrato nel patrimonio del partito può essere usato come si vuole senza alcun limite. In questo caso Lusi è incappato nella querela per appropriazione indebita di esponenti dello stesso Partito della Margherita, ma se ad appropriarsi del danaro per usi privati fosse stato lo stesso titolare del diritto di querela (a termini di statuto) queste condotte non sarebbero state perseguibili.

Si aggiunga che il delitto di appropriazione indebita ha pene irrisorie facilmente patteggiabili come nel caso di Lusi. Il finanziamento pubblico poi dovrebbe essere concesso nei confronti solo di quei partiti che dimostrino l’esistenza di una effettiva democrazia interna che può determinare la linea del partito. Ci sono partiti nei quali questa vita democratica interna non esiste e qui si accumulano patrimoni in capo al leader di quella formazione che non hanno motivo di essere accumulati.

In ogni caso sino a quando la finanza pubblica non sarà risanata, propongo una legge che consenta il finanziamento pubblico dei partiti in proporzione al risanamento dei conti pubblici. In questo modo il pareggio di bilancio sarebbe assicurato!

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