Via libero del Consiglio dei Ministri al testo definitivo del decreto sulle semplificazioni , esaminato la settimana scorsa e nuovamente oggi per alcune riformulazioni tecniche.

Nel testo definitivo non ci sarà la norma che prevedeva autorizzazioni più facili per le sale cinematografiche con meno di tremila posti.  La norma, presentata dal ministro dei Beni culturali, Lorenzo Ornaghi, venerdì scorso insieme ad un altro pacchetto di disposizioni per i beni culturali, aveva suscitato polemiche nel settore del cinema. È lo stesso Ornaghi a confermare lo stralcio in una nota diffusa dal ministero. Ornaghi, conferma in una notal’ufficio stampa del ministero per i Beni culturali, “in sede di approvazione definitiva del decreto in materia di semplificazioni, ha ritenuto opportuno procedere, dopo aver preso atto delle molteplici e differenti osservazioni sollevate da più parti, alla richiesta dello stralcio del provvedimento relativo all’apertura di nuove sale cinematografiche al di sotto di 3.000 posti. La pausa di approfondimento – conclude la nota – consentirà di ascoltare le valutazioni di tutte le parti interessate a favorire uno sviluppo armonico e condiviso del settore cinematografico”. Decisione accolta con favore dall’associazione esercenti cinema (Anec).  “Prendiamo atto positivamente dell’iniziativa del ministro per i Beni e le Attività Culturali, Lorenzo Ornaghi, e lo ringraziamo per la sensibilità dimostrata nei confronti di questo tema”, afferma Lionello Cerri, presidente dell’Anec. “Siamo a piena disposizione del ministro -aggiunge Cerri- per approfondire la questione con spirito costruttivo e con l’obiettivo di favorire lo sviluppo armonico del settore”.

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