Hanno protestato la scorsa estate sotto i Portici del Grano denunciando il sindaco Pietro Vignali e chiedendo le sue dimissioni. Ed ora sono pronti a tentare la scalata del Palazzo, per dare voce a tutti i cittadini che insieme a loro hanno gridato e puntato il dito contro un sistema corrotto e contro la cattiva gestione della città.
Gli “indignados” di Parma scendono in campo con una lista indipendente per correre alle prossime elezioni amministrative. Il movimento Parma Bene Comune ha comunicato il nome della propria candidata: Roberta Roberti, insegnante, da sempre in prima fila nella lotta alla difesa della scuola pubblica e poi sotto i Portici del Grano e alle manifestazioni per le vie della città contro la giunta Vignali, che ha lasciato lo scorso 28 settembre il Comune nelle mani dei commissari prefettizi.
“Abbiamo scelto di presentarci da soli perché pensiamo che la città si meriti un’alternativa” spiega Roberti. Una scelta che traccia un percorso alternativo, appunto, alle correnti di centrodestra e centrosinistra, a una settimana dalle primarie che hanno designato come candidato sindaco l’ex presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli (Pd) e alla vigilia della nomina del nuovo coordinatore provinciale del Pdl.
La decisione di scendere in campo proprio dopo l’esito delle primarie del centrosinistra sottolinea l’intenzione del movimento di prendere le distanze da “alcune scelte dirigenziali del Pd, tra cui la candidatura di Bernazzoli alle primarie, che hanno deluso molti iscritti al partito, e anche da un modo di concepire la politica e i poteri forti che non ci appartiene – continua Roberti – vogliamo dare una continuità a quello per cui abbiamo cominciato a lottare sotto i Portici del Grano”.
Il movimento Parma Bene Comune, che raccoglie tutti i cittadini che si erano ribellati alla passata amministrazione, fondando comitati di protesta che sono sfociati nella grande mobilitazione estiva che ha preceduto le dimissioni dell’ex sindaco Vignali, ha già pronto un programma, o meglio, “una carta dei valori”, che si tradurrà in atti concreti. La protesta in questi mesi di lavoro e nei prossimi mira dunque sempre più a trasformarsi in una critica costruttiva, con un progetto in grado di proporre una reale alternativa al panorama politico locale. “Le persone che hanno partecipato alle manifestazioni sono cittadini da sempre impegnati in battaglie civiche per i diritti e i beni comuni – chiarisce la candidata – abbiamo competenze in diversi settori e siamo in grado di fare proposte concrete con una certa competenza”.
L’obiettivo è quello di riuscire finalmente a dare voce ai cittadini che pensano che la politica debba essere utile al bene comune, per ottenere un peso nelle posizioni elettorali. E a questo scopo, ben venga il dialogo con possibili forze alleate. “Siamo pronti ad andare avanti da soli, ma siamo anche aperti al dialogo pur di offrire agli elettori un valido punto di riferimento – conclude Roberti – Se si decidesse di allearci con forze più importanti, sarei anche disposta a fare un passo indietro e a cedere la mia candidatura, perché la nostra non è una politica di protagonismo”.
di Silvia Bia