Sotto le due torri in quattro giorni caduto un metro di neve. A Forlì e Cesena i militari già in azione con pale e trattori sulle strade da venerdì sera. E in tutta la Romagna è prevista neve fino a martedì con l'eccezione di una breve pausa lunedì mattina
Situazione di nuovo critica a Bologna dove ai 60 centimetri di neve dei giorni scorsi se ne stanno accumulando quasi altri 30. Una nevicata talmente copiosa da diventare record storico dal dopoguerra a oggi. Fiocchi che dovrebbero smettere di cadere in serata per poi riprendere, con molta probabilità, fin da lunedì notte.
Le previsioni per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini non promettono invece nulla di buono. Secondo i bollettini Arpa Emilia Romagna sarà un weekend di passione per tutte le aree della Romagna senza distinzione di pianura, collina o montagna. Le precipitazioni nevose dovrebbero fermarsi soltanto per qualche ora nella mattina di lunedì per poi riprendere nuovamente martedì compreso.
Ovviamente il fine settimana si prospetta gelato come ampiamente preventivato da una settimana con temperature che in tutta le regione, e questa volta soprattutto in pianura fino a Piacenza, toccheranno anche dodici gradi sottozero. La colonnina di mercurio rimarrà sotto i livelli normali almeno fino alla metà del mese di febbraio.
Arriva l’esercito. Il prefetto di Bologna, Angelo Tranfaglia, ha ottenuto l’utilizzo dei militari di stanza in città. A essere mobilitati, già in queste prime ore del pomeriggio, sono gli uomini del Genio del 121° reggimento. Secondo le intenzioni del rappresentante del governo i soldati saranno impiegati soprattutto per spalare la neve anche in alcuni comuni dell’hinterland come San Lazzaro di Savena e Casalecchio di Reno, i plessi sanitari (in particolare le rampe dell’ospedale Maggiore), il Pilastro, le zone di via Beroaldo e Duse in San Donato, la Barca e molte strade de quartiere Porto.
A Forlì i militari stanno già spalando la neve da venerdì sera. Due squadre, per un totale di 12 uomini del personale del II° Gruppo Manutenzione Autoveicoli dell’Aeronautica di Forlì, hanno operato, unitamente a volontari di Forlì Emergenza e d’intesa con la Polizia Municipale, nelle zone centrali della città per liberare i tratti di strada principali con il supporto di un apposito spazzaneve di grandi dimensioni.
A Cesena questa mattina è arrivato addirittura un plotone di militari composto da 30 uomini. L’esercito, chiamato dal prefetto Angelo Trovato su richiesta dei sindaci di Forlì e Cesena, vede impegnati uomini del 66/o reggimento di fanteria aeromobile e uomini e mezzi del reggimento genio ferrovieri, partiti da Castel Maggiore, nel Bolognese ed è composto da nove mezzi di grandi dimensioni e pale meccaniche, camion con rimorchi, spalaneve, ruspe e altri mezzi per spostamento terra e neve. Alcuni di questi rinforzi sono stati indirizzati ad aiutare persone in difficoltà dovute all’isolamento provocato dalle nevicate nelle località di Rio Marano, Casalbono e Tessello.
Regione dichiara lo stato d’emergenza. Oggi pomeriggio nel corso di una riunione convocata d’urgenza a Forlì la Regione Emilia Romagna ha deciso di dichiarare – con decreto del presidente – lo stato di emergenza per il territorio regionale colpito dalle eccezionali nevicate iniziate dal 1 febbraio scorso. D’intesa con le istituzioni locali interessate, la Regione stanzia complessivamente 2 milioni di euro destinati ad interventi immediati nelle frazioni o centri abitati isolati, al soccorso urgente per rimuovere criticità secondo criteri di priorità che privilegino l’assistenza alla popolazione. Lo stanziamento è reso possibile dalla legge 1 del 2005 per l’attivazione di interventi urgenti di protezione civile. La Regione, in accordo con il Ministero degli Interni, ha ottenuto l’invio di mezzi speciali dell’esercito che saranno utilizzati dai Centri di Coordinamento e Soccorso attivati dalle Prefetture e secondo criteri finalizzati a fronteggiare l’emergenza nelle frazioni e nei centri isolati, al soccorso urgente sia sanitario che assistenziale e al ripristino delle infrastrutture pubbliche primarie. Gli strumenti tecnici e finanziari adottati con i provvedimenti di protezione civile vengono esclusivamente finalizzati alla salvaguardia della pubblica incolumità e all’assistenza della popolazione in stretto raccordo con le istituzioni locali. Infine, la sospensione delle attività didattiche non inciderà comunque sulla validità dell’anno scolastico, così come deciso da Ufficio scolastico regionale e l’assessorato alla scuola, formazione e università.
Case rimaste senza elettricità. Sono circa 200 le utenze rimaste senza elettricità in Emilia-Romagna a causa del maltempo. Sono concentrate nel riminese e nel ferrarese. In particolare nel riminese permangono problemi a Cattolica, S.Clemente e Torriana. Qui persiste un problema di inaccessibilità agli impianti a causa della neve, e i tecnici Enel hanno già messo in azione gruppi elettrogeni. L’obiettivo è ridurre in tempi brevi il numero di cabine disalimentate. Già risolti invece i problemi che si erano registrati a Roncofreddo, Mondaino e Saludecio. Nel Ferrarese invece i problemi sono concentrati a Migliarino e Jolanda di Savoia. Sono 52, tra tecnici Enel e addetti di ditte esterne, gli uomini impegnati nel ripristino delle linee mandate fuori uso dal maltempo. In serata, per Enel, i problemi dovrebbero essere risolti.
Aeroporto Marconi a singhiozzo. Continua a rimanere aperto, pur con diversi voli cancellati o arrivi dirottati in altri scali (si consiglia di verificare in tempo reale partenze e arrivi sul sito www.bologna-airport.it).
Volo Roma-Bologna atterra a Pisa senza bagagli. Il volo sui cui viaggiavano è stato dirottato a causa del maltempo ed è atterrato a Pisa invece che a Bologna. Ma quando i passeggeri sono scesi, una seconda amara scoperta: nessuno dei loro bagagli era stato imbarcato. Lo ha raccontato Andrea Colombari, giornalista ravennate, uno dei passeggeri del volo AZ 1311 di Alitalia, che sarebbe dovuto partire da Roma questa mattina (con imbarco alle 9.05 e partenza alle 9.30) con destinazione Bologna. “L’imbarco è stato via via spostato, però la destinazione è rimasta invariata – racconta – alla fine l’aereo è partito alle 11.45 circa con destinazione Bologna”. Arrivati all’aeroporto, quando il velivolo era già in fase di atterraggio, il pilota ha spiegato che non sarebbe stato possibile atterrare subito a causa della neve. Alla fine il volo è stato dirottato sull’aeroporto di Pisa dove è arrivato poco prima delle 14. E lì, a Pisa, tutti i passeggeri del volo (circa un centinaio) hanno scoperto che nessuno dei bagagli era stato imbarcato. Si è formato un capannello di fronte all’ufficio assistenza bagagli dell’aeroporto, con anche momenti di tensione tra alcuni passeggeri e il personale addetto. Non è stato spiegato perché i bagagli a Roma non siano stati caricati. i passeggeri poi, terminate le procedure di denuncia per riottenere i bagagli (ancora in corso alle 16.30) dovrebbero essere riportati a Bologna in serata con un pullman.
Treni e strade. Ancora molti i disagi per chi viaggia in treno. Cancellati molti Intercity da e per la Puglia e anche collegamenti fra Napoli e Milano. Il nodo di Bologna resta nell’elenco dei tratti più critici. Ieri intorno alle 18.20 è stato sbloccato anche il secondo binario della linea convenzionale Bologna-Prato dopo la caduta di cavi elettrici che avevano provocato lo stop della linea per diverse ore.
I veicoli commerciali sulla A14 che vanno in direzione sud vengono fermati ad Imola per ridurre l’afflusso verso l’area marchigiana. Il tratto bolognese della E45 è interdetto al traffico causa la forte nevicata in atto. Mentre sull’A1 nevica fra Rioveggio e Valdichiana. Chiuso in entrambe le direzioni, a causa di alcuni camion finiti per traverso, anche il raccordo autostradale Ferrara-Porto Garibaldi.
A Bologna multe per chi non spala la neve. Nel frattempo il Comune di Bologna, che pure non è stato risparmiato dalle critiche soprattutto sulla gestione e sulla pulizia delle strade tra il 31 gennaio e il 1 febbraio, emana la sua ‘legge marziale‘ per chi non spala. Il comandante della Polizia Municipale, Carlo Di Palma, ha infatti emesso un comunicato in cui ricorda alla cittadinanza che “i frontisti sono obbligati a provvedere allo sgombero della neve e del ghiaccio dai marciapiedi e dai passaggi pedonali prospicienti gli ingressi degli edifici e dei negozi. È inoltre obbligatorio – si legge in una nota dei vigili – coprire o cospargere con materiale antisdrucciolevole le formazioni di ghiaccio sul suolo”.Pena? Una multa tra i 100 e i 500 euro. Per evitare questa “passata per le armi” pecuniaria il sale si dovrebbe trovare a sacchi distribuito nei centri di ogni quartiere. Le informazioni, almeno per gli internauti, si possono trovare anche su Twitter all’indirizzo https://twitter.com/#!/Twiperbole.
Rizzo Nervo: “Stiamo facendo il possibile per ridurre i disagi”. Alle 15.30 di oggi pomeriggio il titolare dell’assessorato alla Protezione civile del Comune di Bologna ha tenuto una conferenza stampa dove ha ribadito la totalità dello sforzo profuso dalle istituzioni locali per arginare il pericolo maltempo: “Ci stiamo avvicinando al metro di neve; è evidente a tutti la portata eccezionale di questa nevicata., ma il “Piano neve” sta proseguendo dando priorità alle strade principali per garantire la circolazione dei mezzi pubblici e di soccorso. A tal proposito ribadiamo con forza la richiesta di limitare quanto più possibile l’utilizzo delle auto private”.
“Attualmente sono in strada 186 mezzi spazzaneve, 40 mezzi spargisale che stanno utilizzato da ieri il cloruro di magnesio, un sale particolare che ha efficacia fino a -20 gradi – ha proseguiti Rizzo Nervo – Ci sono inoltre 100 spalatori per turno previsti dal servizio neve di BGS ed oltre 500 volontari in campo, già attivati nei vari quartieri. Atc conferma sul servizio urbano di Bologna tutte le linee circolano sui regolari percorsi, ovviamente con alcuni ritardi non di grande entità. Sono regolari anche i percorsi di collegamento urbano alle zone collinari. Per quanto riguarda i taxi in strada sta circolando il doppio della auto rispetto alla normale turnazione. A tutte queste persone va naturalmente il nostro ringraziamento”.
Medici dormono in ospedale. “Nevica? Si dorme in corsia”. A Bologna molti medici hanno scelto di passare la notte in ospedale a causa della neve: “Così, domattina, non rischiamo di rimanere bloccati”. Nel capoluogo emiliano l’emergenza freddo sta assumendo i contorni di un vero e proprio stato d’emergenza, in cui tutti sono costretti a fare gli straordinari. Così accade che tra Ospedale Maggiore, il più grande in regione, e l’Ospedale Bellaria, circa 60 medici e infermieri hanno scelto di pernottare nelle stanzette dei loro luoghi di lavoro.
Avvocati spalatori di neve. L’Associazione ‘Toghe nel pallone’,un gruppo di avvocati del Foro di Bologna, domattina alle 10 si radunerà in Piazza dei Tribunali senza i codici ma con le pale in mano. Ripuliranno, spiega una nota, le aree di comunicazione tra i vari Palazzi di Giustizia che sono impraticabili per la fitta nevicata che in quattro giorni ha fatto cadere un metro di neve sul capoluogo emiliano. Per dare una mano ai servizi pubblici alle prese con un’emergenza seria e per favorire l’esercizio della giustizia.
In spiaggia con la neve. E se in Romagna al maltempo si è risposto con prontezza e lungimiranza, c’è già qualche romagnolo che ha deciso di sdrammatizzare l’ansia di queste ore promuovendo le bellezze della riviera, precisamente dalla spiaggia di Bellaria Igea Marina, in t-shirt, costume, occhiali da sole e perfino con i piedi a bagno nel mare Adriatico.
di David Marceddu e Davide Turrini