Alla conferenza sulla sicurezza tenutasi a Monaco di Baviera, il presidente del Consiglio italiano ha spiegato i suoi primi tre mesi di governo, i provvedimenti presi e quelli da prendere e ha lanciato un appello ad Angela Merkel
Scendendo nel particolare e spiegando le prossime mosse del suo governo tecnico, il primo ministro ha confermato l’impegno “a raggiungere la nostre misure di austerità” puntando su “più competitività e più liberalizzazioni, prendendoci cura il più possibile dei costi di transizione che questo implica per le categorie sociali più deboli”. Sulla figura (e sull’ombra) dell’Unione europea nella crisi italiana, il successore di Silvio Berlusconi ha ribadito un concetto a lui molto caro: “Non dirò mai agli italiani ‘bisogna fare questo perché lo chiede Bruxelles'” perché non si può “fare il gioco di ‘dai la la colpa’ all’Ue”. Anche sui tempi dell’uscita dalla crisi Monti è stato chiaro, sostenendo che il fatto di offrire soluzioni a ”breve termine” è “l’antitesi della leadership perché si governa a breve nei momenti di trasformazioni storiche”. Confermata, inoltre, la presenza italiana nella cooperazione alla pace internazionale, questione che fa parte del tema della sicurezza, che per Monti “ha grandissima importanza e nonostante noi siamo in un momento di grande austerità, abbiamo dato di nuovo l’autorizzazione dei finanziamenti alla partecipazione italiana ad alcune missioni di peacekeeping per altri anni”.
Per quanto riguarda il Fiscal Compact, ovvero l’accordo a 25 sulla disciplina di bilancio raggiunta nei giorni scorsi al vertice Ue di Bruxelles, il presidente del Consiglio non sita a definirlo un’intesa importante “perché si tratta di un compromesso ragionevole, in quanto paesi come la Polonia e la Svezia ne saranno parte integrante”. In tal senso, “dobbiamo trovare non solo una soluzione alla crisi, ma una soluzione armoniosa – ha detto Monti – perché bisogna evitare i fantasmi del passato sull’euro, evitando gli antichi pregiudizi Nord-Sud, piccoli e grandi Paesi”. Per raggiungere una soluzione armoniosa, tuttavia, tutti i Paesi dell’area Euro devono dare il massimo, nessuno escluso. Monti, su questo tema, non fa sconti: “Anche il paese che ci ospita, la Germania, si deve impegnare di più” ha detto, ribadendo il suo dispiacere perché non si è riusciti a convincere la Gran Bretagna sul patto di bilancio e definendo “folle” l’idea “di un possibile commissariamento della Grecia”.