L’incredibile caso di Luigi Lusi, senatore Pd e tesoriere della ex Margherita, che si appropria di 13 milioni di euro da lui gestiti.
Il falso stupore dei vip dell’ex partito che hanno sempre approvato i bilanci all’unanimità, a loro insaputa.
Lo sdegno del simpatico guaglione Francesco Rutelli, l’uomo cresciuto a pane e cicoria, cointestatario del conto.
Ninna nanna bel guaglione
La scoperta che un boy scout
in tre anni ha messo aut
il bilancio di un partito
ormai morto e seppellito
sbalordisce i baciapile
che, con democristo stile,
fingon di cascar dal pero:
“Lusi ci fregò davvero?
Ma chi mai l’avrebbe detto?
Tesoriere, era perfetto,
oculato, molto attento,
onestà cento per cento!”
Fatte somme e sottrazioni,
di ben tredici milioni
ha privato i suoi fratelli,
a partire da Rutelli
che del conto è cogestore.
Il guaglione, con furore:
“Non sol sono addolorato,
ma son pur molto incazzato
del suo fare proprio indegno.
Mai un bonifico, un assegno,
od un versamento ho fatto:
in politica mi batto
come esperto timoniere..,
io non sono un ragioniere!”
Mentre Lusi li fregava
ed a Roma si comprava
l’attico in via Monserrato
due milion d’euro pagato,
mentre sui colli romani
con il catering Vissani
festeggiava i cinquant’anni,
mentre con trucchi ed inganni
finanziava la metà,
consulente in Canadà,
mentre il conto personale
e del suo studio legale
riforniva coi quattrini
dei meschin margheritini,
mai nessuno ha visto un cazzo,
senza il minimo imbarazzo.
Commissioni di garanti,
assemblee di litiganti,
consulenti, controllori,
dei bilanci i revisori
che or gli dan del farabutto,
gli han lasciato far di tutto,
approvando come grulli
i bilanci più fasulli,
sempre all’unaninimità.
E ora c’è la novità
dei quattrin che son spariti?
“Cari amici margheriti,
ci prendete per cretini?
Fate pure gran casini
e le solite porcate
con le tessere comprate,
le campagne elettorali,
le riviste culturali,
le primarie, gli strombazzi,
i convegni, gli intrallazzi,
ma non fate la battuta:
“E’ successo a mia insaputa!”
L’han già fatta sia Scajola,
che ne è stato il caposcuola,
sia Bersani per Penati.
E il campion degli arrapati
che scoprì ch’eran battone
le fanciulle nel lettone.
Malinconico, il gregario
in vacanza all’Argentario,
ben spesato, come è noto,
da un benefattore ignoto.
E il Celeste, in Lombardia,
cui ogni dì portano via
qualche consiglier brighella
che finisce chiuso in cella.
“Cari amici baciapile,
i quattrini che con stile
tempo fa rubaste a noi
qualcun ha rubato a voi?
Se chi ruba è derubato,
Gesù Cristo sia lodato!”