Adesso saltano fuori l’appello ai cittadini perchè collaborino a spalare e la richiesta all’esercito di intervenire. Allora c’è chi dice che Alemanno poteva dirlo già da giovedì e il sindaco di Roma replica che la Protezione Civile non gli aveva passato le informazioni giuste.
E’ evidente che c’è una tensione politica permanente che aspetta, in ogni città, che il sindaco “scivoli sulla neve”, quand’è neve, o sulla pioggia, quando è pioggia. A Milano (un po’ meno, anche perchè ha nevicato di meno) e a Torino sono Pdl e Lega ad accusare i sindaci di non saper gestire la situazione.  Ho l’impressione che il dibattito su come gestire le emergenze maltempo nelle città – e tanto per cominciare su come distinguere una vera da una parziale emergenza – sia molto superficiale ed emotivo, privo di qualunque memoria storica e di qualunque approfondimento.

Vi dico quanto mi sembra  – da osservatore abbastanza attento delle vicende ambientali cittadine – di poter dire, in modo che i lettori aggiungano le loro idee, auspico meditate. Innanzitutto, dato che i fenomeni più o meno estremi non diminuiranno ma aumenteranno, bisogna che da qualche parte qualcuno li studi e socializzi questo studio. Studi cioè la gestione sociale e comunale del maltempo. Non so se i servizi di spazzamento neve sono più deboli che in passato. Prima di giudicare, si guardi al fatto che sempre ci si lamenta, da anni.. E’ come se la gente volesse tutto spazzato gratis e senza sforzi cittadini.  E’ invece certo, o quasi certo, che si sono indebolite le capacità dele ferrovie di funzionare con la neve , e che comunque sono più deboli di quelle di altri paesi europei. Altro che Tav!! Altra cosa che mi sembra evidente è che le scuole vengono chiuse più facilmente che in passato, e più a lungo. Su questo c’è una complicità collettiva che coinvolge, per pigrizia, quasi tutti i soggetti. E invece, come ho scritto nel precedente post, la scuola dovrebbe essere una risorsa in questi casi, un servizio nelle intemperie oltre che un luogo di formazione alla protezione civile.

Può darsi che la neve sotterri per sempre le fortune politiche di Alemanno, sindaco eletto per impopolarità di Rutelli in una città dove il centro sinistra è maggioritario. Ma il problema non è Alemanno, è discutere e imparare cosa possiamo pretendere dai servizi comunali, da quelli statali, dall’esercito e soprattutto da noi stessi cittadini in casi come questi. Senza pretendere l’impossibile e cioè di cancellare la neve.

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