Il blog di Daniele Berti

“I Rom non hanno alcuna intenzione di integrarsi, non è nel loro dna”. Questa frase, scritta nel blog di Daniele Berti, candidato sindaco di Legnano per il Movimento 5stelle, sta scatenando un putiferio. Che dilaga dai commenti in calce al post fino agli istantanei 140 caratteri di Twitter verso una generale condanna, più o meno beffarda.

Anche se quella frase è stata scritta con buone intenzioni e senza pensare alla genetica in senso stretto, ciò che segue non aiuta: “Sono le autorità che devono intervenire con efficacia, il problema si è già perpetuato per troppo tempo, se si vuole arrivare ad applicare una parvenza di legalità, bisogna insistere: lo sgombero ad oltranza, con la riqualificazione a parco recintato è la nostra proposta, scomoda, dolorosa, disumana”.

Daniele Berti nel blog riferisce di un dibattito della sezione locale del Movimento 5stelle di due ore, la sera precedente, al bocciodromo, sullo “scottante e scomodo problema” Rom. L’oggetto sono circa 150 persone che si ostinano ad accamparsi nelle boscaglie intorno al quartiere San Paolo, in condizioni precarie e creando allarme sociale: “Vivere nei boschi in condizioni igieniche disastrose (si mangia e si caga nello stesso luogo), fare dell’accattonaggio e dei furti nelle case il proprio ‘stile di vita’, diventa un ossessione per chi vive la normalità del cittadino che si sveglia la mattina per andarsi a guadagnar da vivere e paga le tasse per avere dei servizi dal proprio comune…”. Il linguaggio, oggettivamente, non è dei migliori.

“E quale sarebbe il gene del DNA che codifica “la non volontà di integrarsi”? Perché sarebbe una scoperta sensazionale da premio Nobel” è il primo commento apparso sul Blog del 48enne candidato sindaco di Legnano (nominato “dopo un sondaggio sul social network Facebook e dopo una decisione ponderata dal gruppo degli attivisti”). L’ultimo è a firma dello stesso Berti: “Per fortuna abbiamo trovato i geni delle soluzioni… Venite alle riunioni settimanali, venite ai comitati di quartiere, partecipate alle discussioni e compratevi una casa in zona, forse, dico forse invece di infamare, comincerete a pensare e non sarebbe male. Dico proprio a voi col dito veloce sulla tastiera e col cervello fino dei pensatori alla Rodin”.

Daniele Berti, da candidato, si schiera dalla parte dei cittadini residenti, additando un problema reale e accusando l’attuale primo cittadino di scarso decisionismo: “Il sindaco, nell’ultimo incontro avuto col comitato di quartiere ha detto: ‘Ditemi voi cosa devo fare’… Comodo, per un problema cosi scomodo, gli zingari accampati a S.Paolo sono un problema preso in mano a tratti, gli sgomberi sono stati fatti, è vero, ma se loro perseverano nell’occupare abusivamente la boscaglia periferica, le autorità dovranno perseverare nell’obiettivo di eliminare il problema”.

In Internet i più feroci lo chiamano “razzismo a 5 stelle”. I motori sono già caldi per le polemiche dei giorni scorsi, dovute alle considerazioni di Beppe Grillo sul diritto di cittadinanza per gli stranieri nati in Italia e alle conseguenti dimissioni di Antonia Dejeu, mediatrice culturale romena e consigliera di quartiere per M5S a Bologna. Mancava solo un colpetto di acceleratore.

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