Nell’aula al piano terra, infatti, i termosifoni sono spenti e ci sono anche dei lavori in corso al soffitto. Una scena surreale, tanto che l’avvocato Piero Longo, uno dei legali dell’ex premier, è stato costretto a indossare i guanti. Il collegio ha cercato a lungo di capire se fosse possibile trovare un’altra aula disponibile per far cominciare l’udienza. Solo alle 11,30, con uno slittamento di circa un’ora e trenta rispetto all’orario previsto, è stata trovata un’aula al primo piano – dove si celebrano normalmente le udienze del processo Ruby – dove la temperatura era più mite. I tecnici hanno dovuto allestore il monitor utile per la proiezione di alcune diapositive per la deposizione del consulente della difesa, Claudia Tavernari, che oggi doveva rispondere alle domande del pm De Pasquale.