Una mobilitazione così solo Vasco Rossi poteva provocarla. I sessant’anni del rocker italiano per eccellenza, che spegnerà oggi le candeline, sono più di una ricorrenza a Zocca, in provincia di Modena, dov’è nato. Sono una cosa seria. Sono tre settimane di eventi, concerti e incontri denominati Cosa succede in città, Vasco e dintorni, con più di un migliaio di fan da tutta Italia, cover band, contributi e una città in subbuglio, pronta ad accoglierli e a celebrare degnamente il Blasco nazionale. E cosa importa se c’è la neve, per molti raggiungere la mecca dei rockettari per augurargli buon compleanno è quasi un obbligo.

“Vogliamo ricambiare tutto quello che ci ha dato in questi anni di musica e poesia” spiega Giacomo, a Zocca da sabato.  Il “Cosa succede in città. Vasco e dintorni” sarà un compleanno in grande stile e anche se Vasco non sarà a Zocca, la città non si ferma, è pronta a celebrare sperando, magari, in un videomessaggio o in un saluto. Così tutti, dagli operai che hanno allestito il palco ai negozianti che hanno tappezzato le vetrine di foto e merchandise, sono pronti al grande evento. La notizia che la festa potesse essere rimandata è stata smentita in poche ore e venerdì il programma è iniziato senza troppi problemi, con i “Nuovo Fronte” sul palco del BiBap.

Sul web i fans si sono scambiati per giorni bollettini meteo e le direttive della polizia stradale, per agevolare chi volesse partecipare alla festa e bisogna dirlo, la straordinaria bufera che ha colpito il nord Italia non ha spaventato nessuno. Trieste, Milano, Messina, Catania, Cagliari, Verona e Bologna sono solo alcune delle città da cui provengono i pellegrini del rock diretti a Zocca. Alcuni sono partiti anche senza catene, senza gomme da neve pur di esserci, pur di partecipare alla festa che culminerà il 7, giorno del compleanno del rocker, e si chiuderà il 26 febbraio, data di nascita di Massimo Riva. Forse ascoltando “Gli angeli”.

“Io ero pronto a salire con pelli di foca e ciaspole pur di non rinunciare al compleanno di Vasco” racconta Sandro, friulano. “E’ una tradizione per noi fans riunirci e festeggiare la nascita di un cantautore così importante per la storia musicale italiana, di un uomo che in tanti anni di album e concerti ha raccontato la vita di intere generazioni in strofe e ritornelli. E devo dire che gli abitanti di Zocca ci hanno aperto le porte, riservandoci una bellissima accoglienza”.

Il piccolo paesino infatti si è trasformato in un palcoscenico di tutto rispetto, dove per 23 giorni si susseguiranno incontri e iniziative all’insegna della musica per celebrare il discusso rock filosofo modenese, per tanti semplicemente Vasco. L’uomo spericolato che ha saputo conquistare il cuore di generazioni su generazioni, a volte filosofo a volte polemico, a volte amante a volte politico.

“La cosa più bella che ha fatto Vasco è stata riunire l’Italia, come un Garibaldi della musica” ha aggiunto Sandro. “Tra noi, tra fan siamo tutti fratelli, e quando qualcuno arriva qui a Zocca ci scambiamo abbracci come se ci conoscessimo da una vita, quando magari è la prima volta che ci incontriamo. E in un paese così violento, dove si uccide per un pezzo di pane, è incredibile che lui sia riuscito a fare questo, unire, indipendentemente dalle origini, dalla provenienza o da chi siamo e cosa facciamo. Lui da la voce anche ai più umili, a chi un microfono non ce l’ha, e questo lo rende un punto di riferimento per tutti”.

“Io lo seguo da tantissimi anni” spiega Gabri, friulana emigrata nell’Appennino emiliano romagnolo già da qualche giorno. “Lo ascolto dagli anni 80’, quando i media sbattevano sui giornali la sua vita spericolata io lo rispettavo e lo seguivo per ciò che era. Noi fans abbiamo sempre guardato oltre le critiche, le polemiche, le accuse. Perché che cos’è mai la tua musica, è tutto oppure non è niente, ma forse tutto sta in quel niente. Buon compleanno Vasco!”

Un augurio che riecheggia sul web, su centinaia di fanpage e profili facebook, giornali, tv, riviste. Tutti ne parlano e si preparano al fatidico 7 febbraio.  A Zocca, all’Antica filmeria Roma verrà proiettato “Questa storia qua”, il docufilm sulla vita del Blasco, in onda anche su La7. Red Ronnie, amico storico del cantautore modenese, terrà invece una diretta di 12 ore, ripresa da centinaia di video blog e webtv. Festeggerà Vasco Rossi condividendo con il pubblico italiano materiali provenienti dal suo monumentale archivio, alcuni inediti, incontrerà gli amici del rocker e i tantissimi conoscenti, rievocherà concerti, successi e tappe di quel lungo percorso che è la sua vita.

“Tutto è nato come una passione, quando eravamo ragazzini e con gli amici, dopo la scuola, ascoltavamo le sue canzoni” spiega Sonia, presidente del Vasco fan club group “e oggi ci spostiamo, lo seguiamo, è sempre una nuova avventura. Nonostante la neve, siamo qui per fare gli auguri a una persona che ha cambiato le nostre vite.”.

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