Le due squadre che stanno combattendo per lo scudetto hanno subito entrambe una battuta d’arresto. La capolista Juventus, è stata fermata in casa dalla corrazzata Siena, mentre il Milan ha dovuto arrendersi al Napoli di Mazzarri, che stavolta, notizia delle notizie, non ha pianto.
La Juve durante la partita contro il Siena ha subito, per la prima volta nella sua storia societaria, un episodio arbitrale a sfavore. Probabilmente l’arbitro è stato tratto in inganno dai colori sociali del Siena. Marotta dopo la partita si è lamentato che l’arbitro stesse guardando altrove durante l’azione “incriminata” e se l’ha detto uno che ha un occhio che guarda ad ovest e l’altro ad est è tutto dire.
Il Milan, che sembra stia facendo di tutto per scucirsi lo scudetto dalla maglia, ha giocato una partita brutta e sprecona dopo il quale però Allegri ha dichiarato “Un gara dove abbiamo tirato fuori il carattere” che tradotto dal caciucchese all’italiano sarebbe “Abbiamo tirato fuori i pugni”. Infatti Zlatan Ibrahimovic, l’unico affare del Milan degli ultimi 10 anni, ha pensato bene, a conferma della nostra teoria iniziale, di dare un cazzotto ad Aronica del Napoli, che di tutta risposta, come nelle migliori risse tra amici, l’ha ridato a Nocerino, il terzo incomodo, che non centrava nulla. Ibra non è nuovo a questi episodi, ha già diversi precedenti e si pensa che questa volta il Milan chiederà l’infermità mentale del suo assistito.
La Roma che una settimana ricorda il Barcellona e quella dopo la polisportiva Zagarolo, ieri ha ricordato la prima, battendo con un sonoro 4 a 0 l’Inter di Ranieri, che è uscito di casa nonostante gli inviti di Alemanno agli anziani di rimanere nelle loro abitazioni, insieme ai senzatetto di Studio Aperto. Forse sarebbe stato meglio non uscire visto il risultato ma soprattutto il gioco espresso dalla sua squadra.
Sotto di due gol il tecnico romano ha capito che si profilava una bella batosta, ha deciso quindi, in assenza dello “straccio bianco” nel regolamento calcistico, di togliere una punta per mettere un giocatore difensivo, era indeciso tra un secondo portiere o un mediano, ma alla fine, in un attimo di lucidità, ha optato per il secondo. Luis Enrique, felice come una pasqua ha rivelato qual è il segreto della Roma per poter continuare a vincere
“La differenza tra vittoria e sconfitta è solo questione di Kjaer in campo o meno”. Dalla catalogna arrivano i complimenti di Carles Puyol, capitano del Barcellona (quello che vince ndr) “Bravo Luis, Bravo Bojan ma se cortesemente potete farla finita con i paragoni perché da quando avete iniziato non vinciamo più una partita!”.
di Matteo Pontes
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