Malinconia degli anniversari: avantieri, vent’anni fa moriva padre David Maria Turoldo, coscienza inquieta della Chiesa. Ricordo nella Milano anni ’70, un corteo in marcia per disarmare le guerre “insulto alla ragione e all’umanità”. Cantavano le ragazze della prima fila liberando l’allegria del vocione del poeta. “Le donne ci salveranno. Le donne sono custodi della pace e della tenerezza. Chi dà la vita rifiuta di dare la morte”. Turoldo non riusciva a immaginarle col fucile in mano, ma nel tempo che ha lasciato vuoto le ragazze combattono in Afghanistan, superambo in Iraq: anche le polizie si danno il rossetto.
Proprio ieri lo Spiegel cancella l’ultima illusione. Pagina di pubblicità: “Forza Armata della Germania Federale. Puoi studiare e guadagnare se vuoi un posto di comando. Cerchiamo soprattutto donne. A parità di referenze, saranno loro le prescelte”. Sorriso di un tenente di fanteria, sorridono due ufficiali in gonnella: marina e aviazione. Rileggo con l’impressione di aver capito male. L’armata che ha macinato l’Europa, bruciato Marzabotto, sepolto gli innocenti delle Fosse Ardeatine, trasforma la sua macchina da guerra: ragazze al posto dei fantasmi della paura.
Rivoluzione che sconvolge la parità invocata contro quei ruoli sociali rigidi che attribuiscono al “genere femminile” compiti subalterni. I loro cuori teneri al posto delle mani dure. Può essere il segno di un’inclinazione alla tolleranza: 70 anni di democrazia hanno cambiato la cultura del popolo guerriero. Ma il dubbio resta.
Per capire cosa succede parlo con uno psicologo che seleziona personale d’azienda. Germania senza stravaganze. Si adegua alla tendenza consueta a tanti eserciti: nei comandi intermedi le donne vengono preferite agli uomini. Perché più accurate, soprattutto pronte a un’obbedienza assoluta agli ordini superiori i quali scendono – per il momento – da alte uniformi maschili.
Lo psicologo taglia teste non sa rispondere se questo tipo di obbedienza contempla azioni che mettano a rischio popolazioni inermi nel nome della “libertà” distribuita dai paesi cosiddetti civili nei paesi del finimondo. Davanti a un ordine che trascura la gente per centrare l’obiettivo, il sì signore della donna in divisa esclude ogni reticenza oppure il dubbio frena possibili massacri? Qualche volta gli uomini discutono; qualche volta. Statisticamente le donne mai, ecco perché favorite nella corsa alla divisa. Più affidabili, meno intriganti.
Difficile capire quanto di vero raccontano ricerche forse pasticciate dalla convenienza. Le ipotesi degli eserciti sempre più rosa possono avere radici sociali. Sotto la coperta di bilanci felici, la corazzata tedesca non sembra così prospera. Disoccupazione giovanile 4,37 per cento; l’Italia arriva al 31 per il ritardo col quale si accostano al mercato del lavoro gran parte dei ragazzi: impauriti dalla crisi prolungano l’attesa nelle anticamere di studi o apprendistati che finiscono in niente. Solo l’ 8 per cento prova davvero a forzare le porte chiuse. La differenza con Berlino non è abissale. E mentre gli uomini riescono a sistemarsi, le donne sempre meno: famiglie che soffrono come da noi.
La Germania propone alla Ue un piano di assistenza: prevede 100 euro per 3 anni a ogni bambino con madre disoccupata quindi senza soldi per gli asili nido. Il 36,3 per cento dei bambini tedeschi resta sotto la linea di povertà. È possibile che la seduzione del posto sicuro possa sciogliere la ritrosia alla divisa delle ragazze senza futuro. Ecco perché corteggiate dalle forze armate non più avvolte dall’ammirazione di mezzo secolo fa. Uomini sistemati, donne no: pronta la tentazione e il fucile in mano diventa un mestiere come gli altri. Lo sanno le ragazze del nostro Sud senza lavoro.
Il Fatto Quotidiano, 7 febbraio 2012
Maurizio Chierici
Giornalista
Mondo - 8 Febbraio 2012
Se l’esercito diventa rosa
Malinconia degli anniversari: avantieri, vent’anni fa moriva padre David Maria Turoldo, coscienza inquieta della Chiesa. Ricordo nella Milano anni ’70, un corteo in marcia per disarmare le guerre “insulto alla ragione e all’umanità”. Cantavano le ragazze della prima fila liberando l’allegria del vocione del poeta. “Le donne ci salveranno. Le donne sono custodi della pace e della tenerezza. Chi dà la vita rifiuta di dare la morte”. Turoldo non riusciva a immaginarle col fucile in mano, ma nel tempo che ha lasciato vuoto le ragazze combattono in Afghanistan, superambo in Iraq: anche le polizie si danno il rossetto.
Proprio ieri lo Spiegel cancella l’ultima illusione. Pagina di pubblicità: “Forza Armata della Germania Federale. Puoi studiare e guadagnare se vuoi un posto di comando. Cerchiamo soprattutto donne. A parità di referenze, saranno loro le prescelte”. Sorriso di un tenente di fanteria, sorridono due ufficiali in gonnella: marina e aviazione. Rileggo con l’impressione di aver capito male. L’armata che ha macinato l’Europa, bruciato Marzabotto, sepolto gli innocenti delle Fosse Ardeatine, trasforma la sua macchina da guerra: ragazze al posto dei fantasmi della paura.
Rivoluzione che sconvolge la parità invocata contro quei ruoli sociali rigidi che attribuiscono al “genere femminile” compiti subalterni. I loro cuori teneri al posto delle mani dure. Può essere il segno di un’inclinazione alla tolleranza: 70 anni di democrazia hanno cambiato la cultura del popolo guerriero. Ma il dubbio resta.
Per capire cosa succede parlo con uno psicologo che seleziona personale d’azienda. Germania senza stravaganze. Si adegua alla tendenza consueta a tanti eserciti: nei comandi intermedi le donne vengono preferite agli uomini. Perché più accurate, soprattutto pronte a un’obbedienza assoluta agli ordini superiori i quali scendono – per il momento – da alte uniformi maschili.
Lo psicologo taglia teste non sa rispondere se questo tipo di obbedienza contempla azioni che mettano a rischio popolazioni inermi nel nome della “libertà” distribuita dai paesi cosiddetti civili nei paesi del finimondo. Davanti a un ordine che trascura la gente per centrare l’obiettivo, il sì signore della donna in divisa esclude ogni reticenza oppure il dubbio frena possibili massacri? Qualche volta gli uomini discutono; qualche volta. Statisticamente le donne mai, ecco perché favorite nella corsa alla divisa. Più affidabili, meno intriganti.
Difficile capire quanto di vero raccontano ricerche forse pasticciate dalla convenienza. Le ipotesi degli eserciti sempre più rosa possono avere radici sociali. Sotto la coperta di bilanci felici, la corazzata tedesca non sembra così prospera. Disoccupazione giovanile 4,37 per cento; l’Italia arriva al 31 per il ritardo col quale si accostano al mercato del lavoro gran parte dei ragazzi: impauriti dalla crisi prolungano l’attesa nelle anticamere di studi o apprendistati che finiscono in niente. Solo l’ 8 per cento prova davvero a forzare le porte chiuse. La differenza con Berlino non è abissale. E mentre gli uomini riescono a sistemarsi, le donne sempre meno: famiglie che soffrono come da noi.
La Germania propone alla Ue un piano di assistenza: prevede 100 euro per 3 anni a ogni bambino con madre disoccupata quindi senza soldi per gli asili nido. Il 36,3 per cento dei bambini tedeschi resta sotto la linea di povertà. È possibile che la seduzione del posto sicuro possa sciogliere la ritrosia alla divisa delle ragazze senza futuro. Ecco perché corteggiate dalle forze armate non più avvolte dall’ammirazione di mezzo secolo fa. Uomini sistemati, donne no: pronta la tentazione e il fucile in mano diventa un mestiere come gli altri. Lo sanno le ragazze del nostro Sud senza lavoro.
Il Fatto Quotidiano, 7 febbraio 2012
LA PROFEZIA DEL DON
di Don Gallo e Loris Mazzetti 12€ AcquistaArticolo Precedente
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Manifestazione per l’Europa, “Siamo 50mila”. In piazza bandiere Ue, arcobaleno e “Bella ciao”. Dalla difesa comune al riarmo: le parole
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Gli attacchi aerei non scoraggeranno i ribelli yemeniti, i quali risponderanno agli Stati Uniti. Lo ha scritto sui social Nasruddin Amer, vice capo dell'ufficio stampa degli Houthi, aggiungendo che "Sana'a rimarrà lo scudo e il sostegno di Gaza e non la abbandonerà, indipendentemente dalle sfide".
"Questa aggressione non passerà senza una risposta e le nostre forze armate yemenite sono pienamente pronte ad affrontare l'escalation con l'escalation", ha affermato l'ufficio politico dei ribelli in una dichiarazione alla televisione Al-Masirah.
In un'altra dichiarazione citata da Ynet, un funzionario Houthi si è rivolto direttamente a Trump e a Netanyahu, che "stanno scavando tombe per i sionisti. Iniziate a preoccuparvi per le vostre teste".
Damasco, 15 mar. (Adnkronos) - L'esplosione avvenuta nella città costiera siriana di Latakia ha ucciso almeno otto persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale Sana, secondo cui, tra le vittime della detonazione di un ordigno inesploso, avvenuta in un negozio all'interno di un edificio di quattro piani, ci sono tre bambini e una donna. "Quattordici civili sono rimasti feriti, tra cui quattro bambini", ha aggiunto l'agenzia.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Almeno nove civili sono stati uccisi e nove feriti negli attacchi statunitensi su Sanaa, nello Yemen. Lo ha dichiarato un portavoce del ministero della Salute guidato dagli Houthi su X.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Sono lieto di informarvi che il generale Keith Kellogg è stato nominato inviato speciale in Ucraina. Il generale Kellogg, un esperto militare molto stimato, tratterà direttamente con il presidente Zelensky e la leadership ucraina. Li conosce bene e hanno un ottimo rapporto di lavoro. Congratulazioni al generale Kellogg!". Lo ha annunciato su Truth il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Oggi ho ordinato all'esercito degli Stati Uniti di lanciare un'azione militare decisa e potente contro i terroristi Houthi nello Yemen. Hanno condotto una campagna implacabile di pirateria, violenza e terrorismo contro navi, aerei e droni americani e di altri paesi". Lo ha annunciato il presidente americano Donald Trump su Truth. Senza risparmiare una stoccata all'ex inquilino della Casa Bianca, il tycoon aggiunge nel suo post che "la risposta di Joe Biden è stata pateticamente debole, quindi gli Houthi sfrenati hanno continuato ad andare avanti".
"È passato più di un anno - prosegue Trump - da quando una nave commerciale battente bandiera statunitense ha navigato in sicurezza attraverso il Canale di Suez, il Mar Rosso o il Golfo di Aden. L'ultima nave da guerra americana ad attraversare il Mar Rosso, quattro mesi fa, è stata attaccata dagli Houthi più di una decina di volte. Finanziati dall'Iran, i criminali Houthi hanno lanciato missili contro gli aerei statunitensi e hanno preso di mira le nostre truppe e i nostri alleati. Questi assalti implacabili sono costati agli Stati Uniti e all'economia mondiale molti miliardi di dollari, mettendo allo stesso tempo a rischio vite innocenti".
"L'attacco degli Houthi alle navi americane non sarà tollerato - conclude Trump - Utilizzeremo una forza letale schiacciante finché non avremo raggiunto il nostro obiettivo. Gli Houthi hanno soffocato le spedizioni in una delle più importanti vie marittime del mondo, bloccando vaste fasce del commercio globale e attaccando il principio fondamentale della libertà di navigazione da cui dipendono il commercio e gli scambi internazionali. I nostri coraggiosi Warfighters stanno in questo momento portando avanti attacchi aerei contro le basi, i leader e le difese missilistiche dei terroristi per proteggere le risorse navali, aeree e di spedizione americane e per ripristinare la libertà di navigazione. Nessuna forza terroristica impedirà alle navi commerciali e navali americane di navigare liberamente sulle vie d'acqua del mondo".
Whasington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno affermato che gli attacchi aerei contro l'arsenale degli Houthi, gran parte del quale è sepolto in profondità nel sottosuolo, potrebbero durare diversi giorni, intensificandosi in portata e scala a seconda della reazione dei militanti. Lo scrive il New York Times. Le agenzie di intelligence statunitensi hanno lottato in passato per identificare e localizzare i sistemi d'arma degli Houthi, che i ribelli producono in fabbriche sotterranee e contrabbandano dall'Iran.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno detto al New York Times che il bombardamento su larga scala contro decine di obiettivi nello Yemen controllato dagli Houthi - l'azione militare più significativa del secondo mandato di Donald Trump - ha anche lo scopo di inviare un segnale di avvertimento all'Iran. Il presidente americano - scrive il quotidiano Usa- vuole mediare un accordo con Teheran per impedirgli di acquisire un'arma nucleare, ma ha lasciato aperta la possibilità di un'azione militare se gli iraniani respingono i negoziati.