Per il fine settimana è atteso un'ulteriore ondata di gelo con eventi climatici eccezionali. Il ministro dell'Interno Cancellieri, nell'informativa in Senato sulle conseguenze del emergenza meteo, ha riferito che la Capitale era stata avvisata dalla protezione civile delle nevicate del 4 e 5 febbraio . Altre 4 vittime per il freddo rinvenute anche oggi. Sale a 44 il bilancio dei morti dall'inizio dell'emergenza
Nell’incontro tra Governo, enti locali e Protezione civile tenutosi per affrontare in maniera coordinata l’attesa nuova ondata di maltempo, si è deciso di rivedere la legge 10 del febbraio2011 che – secondo quanto dichiarato dal capo della Protezione civile, Franco Gabrielli – aveva depotenziato il Dipartimento, subordinandone gli interventi all’ok di ministero Economia e Corte Conti. Al riguardo il presidente della Conferenza delle regioni, Vasco Errani, ha commentato: “Modificheremo la norma perché non consente un’efficace gestione delle emergenze. Nessuno vuole tornare a una Protezione Civile che gestisce eventi sportivi, ma che sappia affrontare in tempo reale le emergenze”. Nell’incontro si è anche deciso che il governo si farà carico delle spese sostenute dalle amministrazioni locali per affrontare l’emergenza.
Ed il ministro dell’Interno, nell’informativa sulle conseguenze del maltempo, ha sbugiardato, in Senato, il sindaco di Roma ricordando come la Protezione Civile avesse avvisato Alemanno dell’arrivo della neve sulla Capitale ben 2 giorni prima dell’emergenza appena trascorsa. “Per quel che riguarda la città di Roma – ha riferito la Cancellieri nella sua informativa ufficiale sulle conseguenze del maltempo – nella riunione del 2 febbraio, il dipartimento della Protezione Civile ha raccomandato ai rappresentanti degli enti territoriali la puntuale applicazione delle pianificazioni previste per le precipitazioni nevose”. Gianni Alemanno, invece, il 4 febbraio aveva giustificato l’impreparazione della Capitale nell’affrontare l’emergenza neve scaricando le responsabilità su Gabrielli e la Protezione Civile. “Non sono stato avvisato adeguatamente e le previsioni sulle precipitazioni erano sbagliate: mi avevano parlato di soli 35 millimetri di neve”, aveva dichiarato il sindaco. Oggi i due si sono incontrati ed Alemanno ha dichiarato: “Ora io e Franco Gabrielli collaboriamo per Roma, ma nessuno di noi fa un passo indietro in merito alla lettura su ciò che è successo la scorsa settimana”.
Per fronteggiare l’emergenza maltempo molte amministrazioni si stanno affidando all’esercito: in serata i primi mezzi raggiungeranno l’Irpinia e la provincia di Avellino e da lì saranno smistati in dieci comuni alle prese con grosse difficoltà. In provincia di Roma sono già attivi quasi 1.000 i militari e oltre 200 mezzi. E nonostante la temporanea tregua di oggi, il freddo ha fatto altre quattro vittime: a Credera, in provincia di Cremona, è stato rinvenuto il cadavere di un indiano di 44 anni morto assiderato. Due persone sono morte a Cosenza, una per infarto mentre spalava la neve e un uomo di 76 anni per il freddo nella sua abitazione. E a Roma è deceduto l’operaio che era rimasto folgorato dai cavi dell’alta tensione, ieri mattina, in provincia di Frosinone. Salgono, così, a 44 le vittime dall’inizio dell’emergenza.