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Spagna, il giudice Garzon sospeso per 11 anni <br/>Inquisì Pinochet e Berlusconi

Il magistrato, protagonista di numerosi casi internazionali, è stato riconosciuto colpevole di aver intercettato illegalmente i legali di alcuni personaggi legati al Partito popolare accusati di corruzione

Il giudice spagnolo Baltasar Garzon

Il giudice spagnolo Baltasar Garzon è stato condannato a undici anni di inabilitazione dalla funzione di magistrato per aver intercettato illegalmente in prigione, nel 2008, gli avvocati e i loro assisti implicati nel cosiddetto caso Gurtel, una rete di personaggi coinvolti in presunti episodi di corruzione legati al Partito Popolare spagnolo. Garzon è stato dichiarato colpevole di abuso di potere e violazione dei diritti costituzionali dal Tribunale supremo spagnolo, e condannato a una multa di 2.520 euro. La sentenza è definitiva.

Garzon, 56 anni, in passato era stato protagonista di iniziative di grande risonanza internazionale. Nel 1998 aveva fatto arrestare il dittatore cileno Augusto Pinochet, che si trovava a Londra, con l’accusa di aver fatto uccidere cittadini spagnoli nella sanguinosa opera di repressione dell’opposizione politica al suo regime. Altro obiettivo illustre, l’ex presidente del consiglio italiano Silvio Berlusconi, messo sotto inchiesta nel 2002 per evasione fiscale, falso in bilancio, frode, violazione della legge Antitrust, per fatti legati all’attività di Telecinco, l’emittente televisiva Fininvest in Spagna. Altra inchiesta controversa, quella aperta sui crimini franchisti della guerra civile, considerata incompatibile con la legge di amnistia varata dal parlamento spagnolo nel 1978.

La sentenza segna probabilmente la fine della carriera del giudice, già sospeso dall’incarico in forma precauzionale due anni fa. Garzon è stato sottoposto a giudizio davanti al Tribunale Supremo negli ultimi giorni in una seconda causa, relativa all’inchiesta sui crimini franchisti. La sentenza è attesa nei prossimi giorni. Garzon è inoltre imputato in un terzo procedimento: è accusato di presunta corruzione per avere tenuto negli Usa un ciclo di conferenze finanziato fra gli altri dal Banco Santander e di avere prosciolto in una causa il presidente della banca Emilio Botin al suo rientro in Spagna.