Nasce con un’azione di 150 operatori sociali e Asa (ausiliari socio-assistenziali) il nuovo Punto San Precario di Monza con sede al centro sociale Foa Boccaccio. Tanti sono i precari e le precarie della cooperativa Cesed che si sono presentati all’assemblea dei soci con all’ordine del giorno la liquidazione della cooperativa stessa, la nomina del liquidatore e l’approvazione del bilancio, che si è scoperto avere un buco di oltre 7 milioni di euro.
Oltre 500 operatori e operatrici sociali rischiano di perdere non solo il lavoro, ma il tfr, le mensilità non pagate da luglio e la quota sociale obbligatoria maggiorata di 1.000 euro di due anni. Tale quota era stata giusitficata dall’azienda come incremento del capitale sociale necessario per avere ancora la fiducia delle banche.

Cesed è una delle cooperative di operatori sociali più importanti della Lombardia, legata a doppio filo a Formigoni e Comunione e Liberazione. Opera in Lombardia, Piemonte e Liguria. In Brianza era attiva nei comuni di Desio, Cesano Maderno, Varedo e Muggiò con il Consorzio Monza Brianza e con numerosi appalti nelle scuole, asili nido e scuole elementari. Nessuna comunicazione del reale stato delle cose è arrivata da parte della direzione che, dopo averla portata al fallimento con un buco del genere, non ha avuto neppure la decenza di affrontare i soci lavoratori in un’assemblea.

All’assemblea dei soci del 7 febbraio i dirigenti speravano di essere fra loro e sbrigarsela in fretta. 150 precari della cooperativa si sono presentati all’assemblea con San Precario e sono dovuti ricorrere a un’azione di forza per entrare nella sala, dato che l’attuale presidente della Cesed, il dott. Maffioletti, sosteneva a torto che non ne avessero diritto in quanto non più soci. Grande lo sconcerto dei dirigenti che hanno subito chiamato la polizia e si sono dileguati facendo saltare l’assemblea. Nessun problema per i centocinquanta “soci” che hanno continuato l’assemblea, eletto un loro presidente e dichiarato sfiduciato il Cda “in quanto non persegue, come da statuto (art.3) lo scopo e l’interesse generale mutualistico e solidaristico dei soci senza fini di speculazione privata, la continuità di occupazione lavorativa e le migliori condizioni economiche, sociali e professionali per i soci lavoratori”.

Sono oltre ottanta i precari e le precarie che hanno fatto causa alla Cesed con gli avvocati di San Precario e, dopo il grande risultato ottenuto con quest’azione, la vertenza è sulla buona strada per essere vinta. La partecipazione attiva di tantissimi precari e precarie a quest’iniziativa è e sarà determinante per la vertenza. Inoltre, per la prima volta, molti precari e precarie si sono messi in gioco per dare spessore e legittimità ai propri interessi, comprendendo quale sia la potenza che si può sviluppare quando l’intelligenza precaria si mette all’opera.

I precarizzatori, quando messi alle strette, prima chiamano la polizia, poi si defilano e come per incanto tanti lavoratori e lavoratrici capiscono qual è la realtà della precarietà. La costituzione del Psp di Monza continuerà con tre serate nel mese di marzo presso la Foa Boccaccio su cospirazione, reddito e diritto del lavoro nella precarietà.

Precarizza il precarizzatore!

Il Punto San Precario monzese è tutti i martedì dalle 19.30 alle 22.00.
L’Osservatorio permanente degli educatori il giovedì dalle 19.30 alle 22.00.
Al Foa Boccaccio, Via Rosmini 11.


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