Tuttavia quelle pagine esistono e nessuna smentita potrà cancellarle. Si possono fare molte ipotesi. Una polpetta avvelenata all’interno della Santa Sede? Difficile credere che una ricostruzione così precisa sia il prodotto di una fabbrica dei falsi finalizzata a screditare due eminenti porporati. Scoprire che nei Palazzi apostolici (da lì giunge l’appunto) si annidano corvi e serpenti non darebbe del Vaticano un’immagine ancora più desolante? Più realistico considerare autentico il documento Castrillón e verosimile il resoconto del viaggio cinese di Romeo. Per l’importanza delle fonti. Per le verifiche compiute dal Fatto. E anche perché la guerra (poco santa) tra fazioni e correnti intorno a Ratzinger non può certo sorprendere dopo gli imbrogli e le ruberie denunciate da monsignor Viganò con la lettera pubblicata dal Fatto. Una cosa è certa: da oggi in poi ci sarà molto da raccontare sui segreti che il trono di San Pietro non riesce più a celare.
Il Fatto Quotidiano, 10 febbraio 2012