Il blog cattolico Pontifex commenta la scomparsa della cantante che "non ha dato un esempio di vita cristallina" e a inizio febbraio aveva annunciato "con tanto di orgoglio e proclama" di avere abbracciato la religione musulmana
Bruno Volpe, ideatore del blog, pur apprezzando il talento della Houston, condanna le sue abitudini, alla base del declino fisico e morale. “Se la mettiamo sul piano dei valori musicali puri – scrive-, si tratta di una grave perdita, ma proviamo a scavare nel profondo, senza con questo voler dare giudizi o esprimere condanne”. E poi attacca: “La defunta, certamente, non ha dato un esempio di vita cristallina, come spesso accade nel mondo dello spettacolo. Capricci, mode, ricerca di emozioni forti e paradisi artificiali senza esclusione di sorta”. Nel mirino finisce la sua “controversa conversione all’ Islam” annunciata “con tanto di orgoglio e proclama”. Una decisione personale che comporta delle conseguenze. Infatti Dio, come dimostrano l’Apocalisse e il libro di Giobbe castiga “per il bene e per la correzione” e permette il male “altrimenti non ci sarebbero i casi delle possessioni diaboliche, la morte, la malattia o la disgrazia”. Per questo la morte della cantante “é anche un avvertimento a rendere le nostre vite più limpide e pulite”. Proprio come l’Aids.
A dar man forte a Volpe anche un altro post firmato da Carlo Di Pietro, che insiste sugli stessi punti. “Preghiamo per questa grande artista, morta (come sembra) a causa di vizi diabolici e di animo fortemente turbato e vessato da tante tentazioni. Purtroppo il successo non è sinonimo di serenità e di felicità e, troppo spesso, si ricerca aiuto e conforto nelle persone sbagliate, in falsi credi e nell’artificialità distruttiva”. E si stupisce che la Houston avesse “ritrovato la serenità convertendosi all’Islam”. Una notizia diffusa a inizio febbraio ripresa “con molta risonanza sui siti islamici americani che, con grande esultanza, accoglievano una nuova star”. Il risultato? La sua morte. Ma è davvero da considerarsi un monito? “Chi può dirlo – chiosa l’autore-. A noi non è dato conoscere certe dinamiche, anche se la vicenda e la triste coincidenza parlano chiaro”.
Volpe, convinto dell’ortodossia della sua interpretazione, non accetta che venga sminuita: “E non si dica che siamo medievalisti,- osserva- qui si esprimono esclusivamente opinioni che, per altro, sono in perfetta aderenza con la retta dottrina cattolica di sempre”. E se la Chiesa non fosse allineata su queste posizioni? “I religiosi che vi nascondono queste verità – conclude – o sono ignoranti o sono non cattolici, non vi sono altre spiegazioni”.