Un corteo colorato e pacifico ha percorso le vie del centro di Milano, per la quarta “giornata della collera”. Tanti gli stranieri presenti alla manifestazione organizzata dalla Cub del Comitato Immigrati. Chiedono un lavoro, ma prima di tutto chiedono di poter avere un documento. “Le rivendicazioni dei migranti vanno dal permesso di soggiorno, ai nati in Italia che devono poter avere la cittadinanza, ai rifugiati politici che arrivano qui e poi sono abbandonati”, spiega Piergiorgio Tiboni, coordinatore nazionale della Confederazione unitaria di base. Presente un’ampia delegazione di persone di origine senegalese, in vista delle elezioni che coinvolgeranno il Paese africano a fine febbraio. Mostrano striscioni in cui chiedono un posto di lavoro e scrivono “Wade dégage”. di Francesca Martelli
Diritti - 13 Febbraio 2012
“Senza documenti non possiamo fare nulla”
La Playlist Diritti
- 10:58 - Violenza su donne: Bergamini (Fi), 'al centro valori di protezione, libertà e dignità'
Roma, 25 nov. (Adnkronos) - "La giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne pone al centro tre valori: protezione, libertà, dignità. Protezione che significa non soltanto l’inquadramento delle norme sul piano della prevenzione e della rapida risposta alle minacce o alle aggressioni, ma anche una continua e instancabile sensibilizzazione culturale ed educativa affinché il rispetto delle donne sia un principio radicato sin dalle generazioni più giovani. C’è poi un altro aspetto fondamentale per contrastare questo fenomeno che spesso devasta la vita di quante lo subiscono, l’inclusione sociale: creare le condizioni per ricominciare, riaccendere la propria esistenza dopo l’incubo. Su tutto questo, anche sul versante occupazionale, il governo è fortemente impegnato. L’integrità della donna è un valore universale. Oggi, quindi, il nostro pensiero va a quante, nel mondo, subiscono matrimoni forzati, sono private del diritto di studiare o esprimersi. Il nostro pensiero va anche alle donne vittime delle tratte di esseri umani. Per tutte loro dobbiamo rafforzare il nostro impegno nelle organizzazioni sovranazionali, troppo spesso inefficaci. E’ una battaglia di vita e libertà". Lo scrive in una nota Deborah Bergamini, deputata e vicesegretario nazionale di Forza Italia.
- 10:58 - Manovra: Pd, 'vertice c. destra fuffa, su taglio tasse Meloni sconfessa Salvini e Tajani'
Roma, 25 nov. (Adnkronos) - "Il vertice di ieri si è rivelato l’ennesima sceneggiata: tante parole, zero fatti. I proclami che promettevano una correzione della manovra per attenuarne gli effetti fiscali sono stati definitivamente smentiti. Giorgetti e Meloni hanno chiuso ogni spiraglio, confermando l’aumento della pressione fiscale che colpirà soprattutto il ceto medio e i redditi da lavoro, abbandonando il sacrosanto principio della progressività fiscale, secondo cui chi ha di più deve pagare di più. Ancora una volta, alle parole non seguono i fatti: le scelte del governo sono inique, ignorano le difficoltà delle persone e accrescono le disparità invece di ridurle. Questa è la realtà: una manovra che non sa guardare alle vere esigenze dei cittadini, che non aiuta chi è in difficoltà, che non investe nel futuro. Si continua a far cassa sulla pelle di chi lavora e di chi già fatica ad arrivare a fine mese. Basta propaganda. È tempo di risposte vere e interventi seri, non di vertici fuffa”. Così in una nota il capogruppo democratico nella Commissione Bilancio della Camera, Ubaldo Pagano.
- 10:45 - Daily Crown: Harry e Meghan potrebbero lasciare gli Usa a causa della vittoria di Trump
Washington, 25 nov. (Adnkronos) - Harry e Meghan potrebbero andar via dagli Stati Uniti a causa della vittoria di Donald Trump alle presidenziali americane. I Sussex vivono negli Usa da quando hanno lasciato il ruolo di membri senior della famiglia reale nel 2020 e, secondo la caporedattrice del Daily Mail, Charlotte Griffiths, la duchessa è rimasta "molto turbata" dalla vittoria elettorale del tycoon, ragione per la quale la coppia potrebbe decidere di lasciare l'America. Non per tornare nel Regno Unito, eventualmente, ma per stabilirsi in Portogallo, dove il secondogenito di re Carlo e la consorte hanno recentemente acquistato una casa.
Parlando a Gb News, l'esperta ha dichiarato che Meghan "detestava Trump visceralmente e per molte ragioni diverse, e in passato ha detto in diretta televisiva che è un misogino. Quindi potrebbe voler lasciare l'America". Già a seguito della prima elezione di Trump a presidente, Meghan aveva "minacciato" di voler rimanere in Canada. La scelta del Portogallo come nuova destinazione per i Sussex sarebbe inoltre motivata dal fatto che la principessa Eugenia e la sua famiglia vi trascorrono molto del loro tempo.
E' noto che Meghan e Harry sono molto legati a Eugenia, protagonista della serie Netflix del 2022 "Harry & Meghan", e al marito Jack Brooksbank. Inoltre, essendo più vicina al Regno Unito, la coppia potrebbe visitare la Gran Bretagna più frequentemente. L'esperto reale Richard Fitzwilliams ha affermato: "Questa residenza dà a Harry e Meghan un punto d'appoggio nella Ue e una base vicino alla Gran Bretagna".
- 10:44 - In 3 anni oltre 450 donne salvate da dispositivo anti-aggressione WinLet
Roma, 25 nov. (Adnkronos) - In meno di 3 anni sono più di 450 le donne soccorse mentre si trovavano in situazioni di pericolo, sia in casi di violenza domestica che di aggressioni avvenute in strada. Un traguardo eccezionale, soprattutto se si considera che è stato raggiunto in meno di tre anni. Lo rende noto WinLet, il dispositivo anti-aggressione nato da un’idea di Pier Carlo Montali, Ceo della startup milanese Security Watch.
Il sistema WinLet, che ha visto la luce a giugno 2021, ha riscontrando sin da subito un grande successo - informa una nota - Nel 2024, l’azienda ha registrato un incremento di oltre il 200% rispetto al 2023, dimostrando così la capacità di WinLet di raggiungere un pubblico sempre più ampio, che spazia dagli adulti ai giovani, dagli uomini alle donne, passando dalle aziende, che lo hanno scelto come regalo di Natale per i propri dipendenti. Le donne rappresentano comunque una netta maggioranza, l’82% della base utenti con età media intorno ai 42 anni, contro il 18% degli uomini, con un’età media inferiore ai 25 anni. Inoltre, la maggioranza degli acquirenti proviene dalle grandi città italiane, tra cui Milano, Roma, Bologna, Torino, Firenze, Napoli e Palermo. Il 64% degli abbonati si trova nel Nord Italia, il 21% nel Sud Italia e il 15% nel Centro Italia. Infine, è stato dimostrato che la maggior parte degli allarmi (il 73%) viene attivata dopo le 18.
I dati sono chiari: a sentirsi meno sicure sono le donne, soprattutto nelle ore serali e principalmente quelle che vivono in città di grandi dimensioni, collocate primariamente nel Nord Italia. Ma da quando possiedono WinLet, gli utilizzatori si sentono più al sicuro nel vivere la propria quotidianità: lo ha affermato l’87% degli utenti, mentre il 62% ha asserito di aver regalato il dispositivo anche a un amico o a un parente. Dopo meno di 3 anni WinLet è quindi riuscito a dimostrare il proprio valore, mettendo in luce non solo la necessità di sentirsi al sicuro nel vivere la propria vita quotidiana, ma anche l’importanza di diffondere la cultura della sicurezza all’interno della società, riuscendo non solo a evitare situazioni di emergenza ma anche a prevenirle.
- 10:21 - **Violenza su donne: Fontana, 'numeri drammatici, più prevenzione e contrasto'**
Roma 25 nov. (Adnkronos) - "La Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne deve rappresentare un impegno costante. I numeri sono drammatici. Esprimiamo vicinanza a tutte le vittime e alle loro famiglie, ribadendo la ferma condanna verso ogni forma di violenza. I dati sottolineano l'urgenza di accendere maggiormente i riflettori sulla prevenzione e il contrasto e di un rinnovato impegno per creare una rete di tutela vigile e attenta per ascoltare il disagio fin dal suo primo manifestarsi". Lo afferma il presidente della Camera, Lorenzo Fontana.
"È nostro dovere, a ogni livello, lavorare insieme -aggiunge- per costruire una cultura del rispetto, della dignità, affinché nessuna donna sia lasciata sola".
- 10:02 - Nuoto: l'olimpionica più decorata d'Australia Emma McKeon si ritira
Sydney, 25 nov. (Adnkronos) - L'olimpionica più decorata d'Australia Emma McKeon si è ritirata da tutti i livelli del nuoto. McKeon, otto volte detentrice del record mondiale, ha detto che il nuoto l'ha plasmata come persona. "Ma sono decisamente pronta per la prossima parte della mia vita, per la quale sono emozionata. Non credo di aver ancora avuto il tempo di riflettere su tutto", ha detto in una dichiarazione. "Voglio che i bambini sappiano che una volta ero nella loro stessa posizione: sognavo di fare un giorno qualcosa di grande. E voglio avere un impatto sulla vita delle persone incoraggiandole a impegnarsi e a perseguire i loro sogni e ciò che le appassiona. Non aver paura di affrontare cose difficili e di stabilire obiettivi ambiziosi, che a volte possono essere spaventosi. Ecco come ci spingiamo per realizzare i nostri sogni".
McKeon ha vinto 14 medaglie olimpiche tra Rio, Tokyo e Parigi, con sei ori, tre argenti e cinque bronzi. Il suo bottino di sette medaglie a Tokyo è stato il più alto mai vinto da una nuotatrice in una singola Olimpiade e uguale a qualsiasi atleta donna di qualsiasi sport in una singola Olimpiade. La capo missione della squadra olimpica australiana Anna Meares ha elogiato McKeon per il suo impatto sulla squadra e sulla comunità sportiva più ampia. "Durante tutta la sua carriera Emma ha agito con umiltà e un amore genuino per ciò che fa", ha detto Meares.
"Rimanere al top nel suo campo per tre Giochi e superare il numero di medaglie di ogni altra olimpionica australiana nella nostra orgogliosa storia è la testimonianza del carattere e dell'impegno di Emma", ha detto. "Emma lascia lo sport come un'icona".
- 09:24 - **Mo: Khamenei, 'per Netanyahu dovrebbe essere emessa condanna a morte'**
Teheran, 25 nov. (Adnkronos) - La guida suprema dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei, ha affermato che per i leader israeliani dovrebbero essere emesse condanne a morte, non mandati di arresto, dopo che la Corte penale internazionale la scorsa settimana ha emesso mandati di arresto per il primo ministro Benjamin Netanyahu e per l'ex ministro della Difesa Yoav Gallant in relazione alla guerra a Gaza.
In dichiarazioni rilasciate alla forza paramilitare Basij, una divisione all'interno del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica e riportati dall'agenzia di stampa iraniana Tasnim, Khamenei giura che "il nemico Israele non vincerà a Gaza e in Libano". "Bombardare le case della gente a Gaza e in Libano non è una vittoria", afferma. "Gli sciocchi non dovrebbero pensare che solo perché bombardano le case, gli ospedali e le comunità della gente, abbiano vinto. No, nessuno considera questa una vittoria".
"Quello che hanno fatto i sionisti è un crimine di guerra", continua. "Hanno emesso un mandato di arresto, questo non è abbastanza: una condanna a morte deve essere emessa per Netanyahu. Una condanna a morte dovrebbe essere emessa per questi leader criminali".