La cancellazione di diversi convogli regionali provenienti dalla Romagna non ha permesso a molte matricole di partecipare alla giornata di orientamento dell'Ateneo bolognese
Passato il maltempo, ai pendolari rimangono i disagi. Stamattina ne hanno fatto le spese anche i tanti ragazzi che dalla Romagna volevano raggiungere Bologna, per visitare Alma Orienta, la manifestazione organizzata dall’Università e dedicata a studenti e future matricole. Secondo quanto diffuso dal comitato di pendolari Rombo, proprio nella giornata d’inaugurazione dell’evento Trenitalia ha cancellato la metà dei convogli regionali e ha ridotto le carrozze dei treni rimasti. Risultato: stazioni in tilt, vagoni sotto assalto, carrozze strapiene, decine di persone in piedi, e altrettante rimaste sui binari o costrette a tornare a casa.
Visto il caos, alcuni capitreno avrebbero invitato le persone a non salire sulle carrozze, o a farlo con la consapevolezza di “star entrando sotto la loro responsabilità”. Nelle stazioni, raccontano ancora i viaggiatori, sono stati diffusi messaggi che invitavano “i signori viaggiatori a non salire sugli Intercity perché senza posti a sedere disponibili”. Mentre a Faenza “a chi ha fatto presente che i treni in quelle condizioni non potevano partire, la Polfer ha ammesso di conoscere la situazione, specificando come la responsabilità fosse di Trenitalia”. Stazione dopo stazione, da Ancona a Bologna, lo scenario che si è presentato davanti è stato sempre lo stesso: persone al freddo, alcune estenuate dall’attesa, altre infuriate per i disagi. Tra loro molti studenti che, rassegnati, han dovuto rinunciare ad Alma Orienta.
“Nelle stazioni – si legge sulla pagina Facebook del comitato – gli studenti sono rimasti sul binario, senza poter salire. Sui treni le condizioni di affollamento erano fuori da ogni standard di sicurezza”. I fortunati che sono riusciti ad accaparrarsi un posto sono arrivati a Bologna anche 40 minuti dopo rispetto all’orario previsto. Nell’attesa molti pendolari hanno aggiornato in tempo reale la pagina Facebook del comitato. Il tono dei post e dei commenti è sempre lo stesso.“Per il terzo giorno consecutivo, il treno Rimini-Bologna delle 6:50 è soppresso – ha scritto infuriata una viaggiatrice – L’unica alternativa per chi è tra Rimini e Ravenna è attaccarsi al tram”. Un’altra racconta: “Oggi, come ciliegina sulla torta, a Fano e Pesaro non fanno salire gli abbonati. I posti (che non ci sono) sono per chi ha prenotato”. E ancora: “Treno da Cesena delle 9.17 parte con 45 minuti di ritardo. Per entrare ho dovuto gridare di andare nei corridoi. Stessa storia in tutte le stazioni con intervento della Polizia perché diversi “utenti” non riescono a salire”. E sono tanti quelli che, scrivendo sul social network, arrivano a chiedere la testa dell’amministratore delegato di Trenitalia, Mauro Moretti.
“Possibile che per un evento che coinvolge migliaia di studenti e programmato da tempo, l’Università di Bologna non sia stata in grado di coordinarsi con Trenitalia? – si sono chiesti i pendolari – Come può Trenitalia continuare a cancellare treni in orario pendolare dopo due settimane, e soprattutto in vista di un evento così “attraente” in termini di affluenza?”