Se non è un’ammissione, poco ci manca: nel Pdl ci sono i criminali. Che siano mafiosi o camorristi cambia poco. A denunciarlo è Franco Frattini, una delle personalità più influenti nel partito di Silvio Berlusconi, che ha chiesto al segretario Angelino Alfano di “espellere i mafiosi” dal Pdl, per fare pulizia nel partito. “Non siamo di fronte a un tumore con metastasi – ha dichiarato a il Riformista l’ex ministro degli esteri – e quindi non vanno fatte generalizzazioni, ma gli episodi legati al tesseramento sono gravissimi, e occorre intervenire presto. Alfano deve fare un appello a ripulire il partito. Noi saremo con lui”. Il fenomeno delle tessere false ai congressi del Pdl, del resto, continua a tener banco. Gli ultimi due casi sono venuti alla luce ieri: a Monza, i carabinieri hanno scoperto che delle quasi 10mila tessere del partito di Berlusconi molte appartengono a cittadini non consapevoli di essere iscritti. E in Sardegna la stesso ‘scandalo’ ha portato alle dimissioni del coordinatore provinciale del partito, Ettore Melis, nel Medio Campidano.
Frattini prosegue l’intervista appellandosi al segretario del partito, ricordando che nei comizi “il passaggio sul partito degli onesti è sempre la parte più applaudita dei discorsi”. E sulla presenza di malavitosi all’interno del Pdl, ricorda che spetta “alla procura individuare i mafiosi”, ma ” è compito di un partito eliminarli dalle proprie liste, espellerli, appena sono identificati. Io, francamente, non voglio avere accanto a me, nel mio stesso partito, un affiliato alla camorra. Credo che Alfano abbia piena consapevolezza dell’urgenza del problema – aggiunge l’ex ministro degli Esteri nell’intervista – e può contare su persone oneste che vogliono sostenerlo, e risolvere il problema con lui. Non possiamo consentire che una sinistra piena di difficoltà abbia un’arma contro di noi per la campagna elettorale”.
Immediata la replica del segretario del Pdl: “Stiamo verificando sui casi di tessere false emersi in alcune province dove si stanno svolgendo o si sono svolti i congressi locali e se dovessero risultare delle irregolarità bloccheremo tutto e non faremo svolgere i congressi”. “Comunque – aggiunge Alfano – a tutela della regolarità del tesseramento abbiamo inserito una norma ‘anti-furbetti‘ che fa sì che ai congressi si debba votare personalmente. Dunque, ‘i furbetti’ non potranno fare nulla contro di noi”.
Minimizza invece, sul ‘caso tessere false’, l’ex ministro del governo Berlusconi, Gianfranco Rotondi: “Evitiamo di flagellarci. Un tesseramento con milioni di iscritti può riservare qualche episodio che non tocca lo straordinario valore dell’unico partito italiano che si affida a un quarantenne di grande valore e in questi giorni offre lo spettacolo democratico di congressi partecipati e regolari come non se ne vedevano da anni”.