L’interrogativo non è di quelli destinati a sconvolgere la vita di un paese: non si tratta certo di trovare una risposta al perché in Germania un politico si dimetta più o meno al volo perché beccato col sorcio in bocca, come si dice a Roma, e qui da noi i sorci si tengono stretti le loro croste di formaggio quando incontrano la maggior parte dei parlamentari, che non si sa mai.
Ma la domanda e’ questa: che ci fa Ivana comesichiama a Sanremo? E soprattutto: perché è li? Chi ce l’ha messa? A quale scopo e giuro che non è un lurido doppio senso? Perché fare la valletta al Festival non sarà come il gestire il bilancio di uno stato però, vivaddio, è pur sempre un lavoro e la prescelta dovrebbe almeno provare a svolgerlo. Invece Ivana, o Ivanka non so bene, è davvero sbilenca nel suo compito, come direbbe un bimbetto di quinta elementare o un autore di Sanremo che è lo stesso.
Non vede, non sente, non parla, non annuisce, ogni tanto prorompe in una sorta di risata singulto parente prossima di quanto faceva il cane Muttley dei cartoni animati, quello che diceva “medaglia medaglia” dopo aver addentato i polpacci di qualcuno. Ha un fisico statuario, questo è sicuro, tipi le cariatidi dell’Erechteion ad Atene, sempre che qualche multinazionale creditrice nei confronti dello stato greco non le abbia già prelevate per trasferirle altrove.
Ma siamo certi che con la sua totale insipienza non offra alla causa della dignità femminile un servizio peggiore della farfallina di Belen? E poi la domanda torna: perché è li? Voglio saperlo, voglio, voglio, voglio.
(Foto: LaPresse)