Nessuno sa ancora quantificare la fattura. Sicuramente l'appalto era stato affidato a un consorzio - e senza gara d'appalto - durante la gestione Cancellieri. Ma non è tutto: adesso ci sarà da riasfaltare molte vie ridotte a un colabrodo
Ha smesso di nevicare da giorni, ora ricomincia e sulla città si attendono altri 10 cm di neve, forse più. Quello che è certo è che nessuno sa ancora nel dettaglio quanto costerà il lavoro degli spazzaneve che hanno tenuto pulite le strade e le piazze bolognesi. Dodici milioni e mezzo, stando a quanto comunicato in un primo tempo da Bologna Gestione Strade (Bgs), il consorzio che si è aggiudicato il servizio dal Comune. Una stima che ha da subito scatenato polemiche e accuse incrociate, e che ha spinto il sindaco Virginio Merola a congelare il bilancio, in attesa di soldi che non ci sono e che si spera arriveranno direttamente da Roma. Poi la mezza marcia indietro. “Forse il costo sarà minore”, ha annunciato l’assessore Rizzo Nervo. Si parla anche di un dimezzamento rispetto alle stime iniziali. Insomma il caos e, in prospettiva, una fattura che sarà comunque salatissima se si pensa che il costo iniziale del contratto tra Bgs e Comune non toccava il milione e mezzo di euro.
“Nemmeno al mercato del pesce ci si comporta così”, ha attaccato in Consiglio comunale del Pdl Daniele Carella. Per denunciare la situazione il centrodestra ha pensato bene di portare in aula un badile d’oro (finto), e poi regalarlo al sindaco. Al di là dello sfottò del badile, addirittura avvolto con carta da regalo e con un cima un fiocco rosso, una situazione che sta mettendo in difficoltà la giunta, costretta a barcamenarsi tra costi al limite dell’insostenibile e critiche incrociate che puntano il dito su un servizio assegnato senza gara pubblica ai tempi del Commissario Anna Maria Cancellieri.
“Quelle cifre non sono definitive, ma solo un primo calcolo approssimativo”, si è difesa Bgs negli scorsi giorni, dopo che la giunta si era detta “sorpresa” dai costi del servizio. “E’ da dilettanti lasciare il calcolo del costo di un servizio pubblico al solo gestore”, ha attaccato il consigliere Aldrovandi. Sempre in aula l’opposizione di centro destra ha puntato il dito contro le società consorziate in Bgs, e cioè la cooperativa Ccc e Sapaba. La leghista Francesca Scarano ha parlato di “mancanza di responsabilità”. “Come si fa – ha detto – a rendere pubbliche certe cifre e poi a cambiare completamente versione?”. Per giovedì è attesa la fattura, si spera definitiva. Intanto in città è scoppiata un’altra grana milionaria: per colpa di ghiaccio, sale e spazzaneve le strade sono ridotte ad un colabrodo. Un’altra mazzata per le già martoriate casse comunali.