”Siamo certamente meno vicini al baratro di quanto non fossimo tre mesi fa e questo è percepito dai mercati e dal mondo”. Si mostra fiducioso il premier Mario Monti nel corso di una conferenza stampa a Bruxelles al termine dell’Ecofin, la riunione dei ministri dell’Economia e delle finanze degli stati membri. L’accordo sugli aiuti alla Grecia “è un risultato importante perché toglie i rischi immediati di contagio“, ha spiegato il presidente del consiglio italiano riferendosi all’intesa raggiunta questa notte sul secondo programma di aiuti ad Atene per 130 miliardi (leggi). ”Non trovo che i mercati non abbiano dato una buona accoglienza”, ha proseguito Monti sottolineando che “lo spread è sceso un pelo anche oggi”. Quanto alle Borse, ha osservato che “sono importanti ma non mi sono mai persuaso che dobbiamo leggere lì il pronostico sull’efficacia delle misure di politica economia”. A suo parere “è coerente che l’impatto si colga più sulle dinamiche dei tassi e degli spread che sui corsi azionari”. ”Penso che l’obiettivo di un ritorno alla crescita nel 2014 per la Grecia sia realistico”, ha spiegato il premier sottolineando di essere “stato positivamente impressionato dal primo ministro greco Papademos” quando mi ha riferito dei progressi compiuti “negli ultimi due anni dalla Grecia in termini di competitività”: questo vuole dire che “le cose possono cambiare”. Anche se la Grecia ha avuto ”una difficoltà in più dell’Italia: c’è stata l’incombenza delle elezioni anticipate che si svolgerebbero in aprile e che non sono mai un fattore che stimola tranquillità dell’azione e della politica economica”.
Quanto all’Italia, dopo il rigore, “senza perdere di vista nemmeno un momento la necessità di tenere al sicuro i conti, è il momento di concentrarsi sulla crescita“, ha insistito Monti anche se “per una riduzione delle tasse bisognerà aspettare” perché “il Cdm di venerdì 24 febbraio si occuperà solo di misure di semplificazione fiscale” con l’istituzione di “un fondo dove far confluire i ricavi dalla lotta all’evasione, in attesa di verificare la loro entità e la loro destinazione”. Anche perché “per un beneficio quantitativo per i contribuenti dalla lotta all’evasione “bisogna aspettare un momento”, ma non è detto che ciò significhi dover aspettare il 2014 visto che qualcosa può essere fatto anche prima”. E sull’Ici sui beni commerciali della Chiesa ? “Siamo in dirittura d’arrivo”, ha assicurato Monti ai giornalisti – Non so se viaggia con il decreto di venerdì, ma è in dirittura d’arrivo”. “Chiediamo scusa – ha ironizzato – se prendiamo tempo di riflettere fino all’ultimo come per le Olimpiadi”.