Sono almeno 16 le persone uccise questa mattina a Homs, nel quartiere di Bab Amro, di nuovo sotto il fuoco intenso dell’artiglieria governativa. Lo riferiscono i Comitati di coordinamento locale, che per il momento non sono in grado di fornire l’identità delle vittime. Le fonti affermano che tra le vittime ci sono anche dei bambini. Tramite modem satellitari alcuni residenti di Bab Amro sono riusciti stamani a mostrare in diretta, via Skype, le immagini del bombardamento in corso da parte delle forze fedeli al presidente Bashar al Assad.
Come ha raccontato un esponente del Cns siriano, Ahmad Ramadan, alla tv satellitare ‘al-Arabiya‘ questa mattina un battaglione dell’esercito siriano, fedele al regime di Bashar al-Assad, ha completamente circondato il quartiere Bab Amro di Homs, lanciando 200 colpi di cannone in una sola ora e facendo almeno 10 morti. L’obiettivo del regime sarebbe quello di attaccare la zona, controllata dall’opposizione, e conquistarla prima del 26 febbraio, data prevista per il referendum sulla Costituzione in Siria.
Intanto sul fronte diplomatico, la Russia ha fatto sapere tramite il portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, Alexander Lukashevich, che non parteciperà alla riunione del gruppo di contatto ‘Friends of Syria’ in programma venerdì a Tunisi. “Ufficialmente non siamo stati informati su chi prenderà parte alla conferenza né sull’agenda – ha detto Lukashevich, citato dall’agenzia di stampa ‘Ria Novosti’ – E soprattutto non è chiaro quale sia il vero obiettivo di questa iniziativa”. Secondo la Russia, l’invito a partecipare all’incontro di Tunisi è stato esteso ad alcune parti dell’opposizione, ma non a rappresentanti del governo siriano. “Sorgono interrogativi sul documento finale dell’incontro – ha aggiunto il portavoce – Riteniamo sia impossibile per noi partecipare all’incontro”.