Il Comune di Milano il primo febbraio e alla chetichella lancia la campagna Milano Viaggia con Te: precari, disoccupati, cassa integrati possono fare richiesta via fax per ottenere l’abbonamento gratuito all’ ATM. I fondi stanziati sono 500 mila euro quindi più o meno 1600 abbonamenti. E’ forse per questo che i requisiti per accedere sono: di essere sotto ai 33 anni e milanesità attestata da carta d’identità da faxare allegata al modulo compilato. Il fax si intasa e la contromossa del Comune è la pubblicazione di un avviso sul suo sito: ‘Si avverte che le domande arrivate dopo il 3 febbraio saranno poste in lista d’attesa’.
Quindi non solo si deve correre dalla metro al tram al bus per salterellare da un lavoro all’altro o da un colloquio all’altro, mancava la gara tra ‘fax’ per rendere la vita precaria meno monotona. E dopo i 32 anni viene meno la condizione di precarietà? Non serve certo scomodare San Precario per sapere che la precarietà come fenomeno giovanile o pseudo giovanile è finita vent’anni fa.
Siamo seri. Una metropoli altamente precarizzata e ormai disoccupata come Milano con un hinterland che quotidianamente viene inghiottito dai mezzi pubblici milanesi meritava qualcosa di meglio. La mobilità non è una scelta, è imprescindibile per accedere all’agognato e troppo spesso misero reddito e nel mondo contemporaneo deve essere intesa come bene comune e inserita in una visione di nuovo welfare metropolitano, deve essere vista come un diritto.
E’ per questo che San Precario lancia la sfida alla giunta Pisapia con la campagna ATM si può dare di più su www.precaria.org chiedendo abbonamenti accessibili per precari, disoccupati, cassaintegrati milanesi e dell’hinterland senza limitazioni di età e invita a firmare la petizione.
Anche su Facebook e twitter con l’hashtag #ATMgratis Si può dare di più!