Il Cavaliere vorrebbe assicurazioni sulla composizione del nuovo consiglio d'amministrazione di viale Mazzini e una correzione di rotta nella riforma a cui sta studiando il Guardasigilli: l'obiettivo è sempre la separazione delle carriere. In cambio, il Pdl garantisce appoggio incondizionato al nuovo disegno sul mercato del lavoro, specie se contenesse norme in grado di creare divisioni tra i democratici
Stesso discorso per quanto riguarda la riforma della giustizia, al cui interno Berlusconi vorrebbe fosse inserito almeno uno dei suoi mantra, ovvero quello della separazione delle carriere. La questione, tuttavia, non è mai entrata nel novero delle ipotesi prospettate dal Guardasigilli Paola Severino, motivo per cui il Cavaliere ha chiesto una correzione di rotta all’esecutivo, che invece sarà sostenuto senza se e senza ma per quanto riguarda la rivoluzione del mercato del lavoro. Il Pdl, infatti, ha garantito a Mario Monti un appoggio ampio e incondizionato, quasi una delega in bianco sull’azione del governo, specie se questo metterà a punto una riforma non condizionata dalle barriere dei sindacati e dall’articolo 18, che rende ancor più rigido il mondo del lavoro in uscita. La speranza del Cavaliere, del resto, è un cambiamento del sistema lavorativo che metta in grande difficoltà la sinistra parlamentare, tanto da creare spaccature e divisioni all’interno del vecchio avversario: il Partito democratico di Pier Luigi Bersani.