Per il pm, l’ex assessore leghista della giunta provinciale di Piacenza, Davide Allegri, va arrestato ma per il gip non ci sono le condizioni. E ora la palla passa al Tribunale dei riesame di Bologna. L’inchiesta sul fotovoltaico piacentino ha una nuova svolta con la richiesta di arresto da parte del pm del leghista Allegri che ora vedrà decidere delle sue sorti giudiziarie il Tribunale del riesame. Una storia complessa, quella di Allegri, accusato di concussione e abuso d’ufficio, e piena di ombre su cui la Procura di Piacenza tenta da due anni di fare luce.
La Lega lo difese comunque a spada tratta. Arrivarono anche in delegazione il segretario nazionale Angelo Alessandri e il legato (il commissario, ruolo che adesso non ha più) Rosi Mauro per chiarire che lui, l’astro nascente del movimento dell’Alberto da Giussano, era innocente e le accuse di aver creato un business attorno al fotovoltaico abusando della sua posizione privilegiata di assessore provinciale all’Ambiente, erano montature create ad arte dalla stampa.
Ma tant’è che per Allegri, ex esponente dell’esecutivo provinciale di Piacenza e dimessosi in tutta fretta (e senza spiegazioni se non “motivi personali”) nel settembre del 2010 dopo appena 15 mesi di mandato stanno per scattare le manette.
Il pm di Piacenza, Antonio Colonna, ha infatti chiesto al giudice delle indagini preliminari Gianandrea Bussi di arrestare il giovane architetto su cui gravano pesanti accuse che vanno dall’abuso d’ufficio alla concussione per la vicenda relativa agli appalti del fotovoltaico gestiti proprio dall’ex assessore in quota Lega nord.
Un no quello del Gip che ha portato la Procura di Piacenza a presentare un ricorso al Tribunale del riesame. Secondo le ricostruzioni, il Gip condividerebbe l’impianto accusatorio del pubblico ministero ma sarebbe scettico sulle misure cautelari disposte per Allegri visto che, ad oggi, l’ex assessore non ricopre più incarichi pubblici e non potrebbe reiterare i reati contestati.
Il pm Colonna ha quindi presentato un ricorso al Tribunale del riesame di Bologna e, nel caso l’arresto venisse rigettato anche a questa istanza, è possibile credere che Colonna presenti un ulteriore ricorso in Corte di cassazione.
Al netto dei tecnicismi giuridici, l’inchiesta sul fotovoltaico ha visto sfilare l’anno scorso in Procura diversi imprenditori che operano nel settore delle energie rinnovabili e gli inquirenti hanno sentito come persone informate sui fatti anche molti amministratori provinciali tra cui anche il presidente della Provincia di Piacenza, Massimo Trespidi che guida una giunta di centrodestra con Lega, Pdl e Udc.
Un presidente che dovrà affrontare altre grane all’interno della sua giunta con l’iscrizione nel registro degli indagati di un altro dei suoi assessori, Pierpaolo Gallini. E’ di oggi infatti la notizia della denuncia di Gallini, presidente provinciale dell’Udc, da parte dei Carabinieri del Nas di Parma all’interno di un’inchiesta sul mondo degli anabolizzanti.
Stando alla ricostruzione degli inquirenti, l’assessore alle Politiche sociali – che durante Tangentopoli fu accusato di voto di scambio, pena poi patteggiata – avrebbe firmato prescrizioni mediche per sostanze dopanti a favore di una persona (un giovane piacentino) che non avrebbe avuto i requisiti medici necessari per poter assumere questo tipo di farmaci.
Tre settimane fa, quindi, i militari dell’Arma hanno messo a segno un blitz nelle zone di Carpaneto piacentino, luogo di residenza di Gallini, per sequestrare alcune confezioni di farmaci e altre sostanze mediche che sono attualmente al vaglio degli inquirenti e che avrebbero portato all’iscrizione nel registro degli indagati di Gallini.
Emilia Romagna
Il gip dice no all’arresto per l’ex assessore leghista Allegri: decide il Riesame
Quello che era l'astro nascente del Carroccio si sarebbe salvato perché secondo il giudice non c'è pericolo di fuga né reiterazione del reato per una serie di presunti reati legati al fotovoltaico. Ma alla Provincia di Piacenza il terremoto continua: indagato assessore in un'inchiesta sul traffico di anabolizzanti
La Lega lo difese comunque a spada tratta. Arrivarono anche in delegazione il segretario nazionale Angelo Alessandri e il legato (il commissario, ruolo che adesso non ha più) Rosi Mauro per chiarire che lui, l’astro nascente del movimento dell’Alberto da Giussano, era innocente e le accuse di aver creato un business attorno al fotovoltaico abusando della sua posizione privilegiata di assessore provinciale all’Ambiente, erano montature create ad arte dalla stampa.
Ma tant’è che per Allegri, ex esponente dell’esecutivo provinciale di Piacenza e dimessosi in tutta fretta (e senza spiegazioni se non “motivi personali”) nel settembre del 2010 dopo appena 15 mesi di mandato stanno per scattare le manette.
Il pm di Piacenza, Antonio Colonna, ha infatti chiesto al giudice delle indagini preliminari Gianandrea Bussi di arrestare il giovane architetto su cui gravano pesanti accuse che vanno dall’abuso d’ufficio alla concussione per la vicenda relativa agli appalti del fotovoltaico gestiti proprio dall’ex assessore in quota Lega nord.
Un no quello del Gip che ha portato la Procura di Piacenza a presentare un ricorso al Tribunale del riesame. Secondo le ricostruzioni, il Gip condividerebbe l’impianto accusatorio del pubblico ministero ma sarebbe scettico sulle misure cautelari disposte per Allegri visto che, ad oggi, l’ex assessore non ricopre più incarichi pubblici e non potrebbe reiterare i reati contestati.
Il pm Colonna ha quindi presentato un ricorso al Tribunale del riesame di Bologna e, nel caso l’arresto venisse rigettato anche a questa istanza, è possibile credere che Colonna presenti un ulteriore ricorso in Corte di cassazione.
Al netto dei tecnicismi giuridici, l’inchiesta sul fotovoltaico ha visto sfilare l’anno scorso in Procura diversi imprenditori che operano nel settore delle energie rinnovabili e gli inquirenti hanno sentito come persone informate sui fatti anche molti amministratori provinciali tra cui anche il presidente della Provincia di Piacenza, Massimo Trespidi che guida una giunta di centrodestra con Lega, Pdl e Udc.
Un presidente che dovrà affrontare altre grane all’interno della sua giunta con l’iscrizione nel registro degli indagati di un altro dei suoi assessori, Pierpaolo Gallini. E’ di oggi infatti la notizia della denuncia di Gallini, presidente provinciale dell’Udc, da parte dei Carabinieri del Nas di Parma all’interno di un’inchiesta sul mondo degli anabolizzanti.
Stando alla ricostruzione degli inquirenti, l’assessore alle Politiche sociali – che durante Tangentopoli fu accusato di voto di scambio, pena poi patteggiata – avrebbe firmato prescrizioni mediche per sostanze dopanti a favore di una persona (un giovane piacentino) che non avrebbe avuto i requisiti medici necessari per poter assumere questo tipo di farmaci.
Tre settimane fa, quindi, i militari dell’Arma hanno messo a segno un blitz nelle zone di Carpaneto piacentino, luogo di residenza di Gallini, per sequestrare alcune confezioni di farmaci e altre sostanze mediche che sono attualmente al vaglio degli inquirenti e che avrebbero portato all’iscrizione nel registro degli indagati di Gallini.
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Cronaca
Le condizioni di Papa Francesco si sono aggravate: “Crisi respiratoria e anemia, sono state necessarie trasfusioni e ossigeno”. I medici: “Prognosi riservata”
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(Adnkronos) - Papa Francesco "è in prognosi riservata". Lo fa sapere oggi, 22 febbraio, il Vaticano, con un aggiornamento sulle condizioni del Pontefice 88enne,ricoverato dal 14 febbraio al Gemelli per una polmonite bilaterale. "Le condizioni del Santo Padre continuano a essere critiche, pertanto, come spiegato ieri, il Papa non è fuori pericolo". "Questa mattina Papa Francesco ha presentato una crisi respiratoria asmatiforme di entità prolungata nel tempo, che ha richiesto anche l'applicazione di ossigeno ad alti flussi".
"Gli esami del sangue odierni hanno, inoltre, evidenziato una piastrinopenia associata a un'anemia, che ha richiesto la somministrazione di emotrasfusioni. Il Santo Padre continua a essere vigile e ha trascorso la giornata in poltrona anche se più sofferente rispetto a ieri", aggiunge il Vaticano.
Nel bollettino, diramato dal Vaticano, vengono evidenziate delle criticità della salute di Bergoglio che ancora non erano mai apparse in quelli precedenti.
Il bollettino medico di questa sera di Papa Francesco, dice all'Adnkronos Salute, del virologo Fabrizio Pregliasco, "mette in luce un percorso non piacevole che evidenzia le difficoltà di reazione del paziente alla terapia. E ci preoccupa un po', soprattutto perché non c'è solo la polmonite, da quello che ci viene riferito, ma anche questi problemi di bronchite asmatica di cui già soffriva e che in questo momento non aiutano a migliorare le condizioni del polmone".
"È chiaro che in una persona dell'età del Pontefice, con le sue problematiche di salute di base, gli elementi riferiti oggi - la lunga crisi respiratoria di questa mattina e la piastrinopenia, associata ad un'anemia - non evidenziano un percorso di stabilizzazione e guarigione. Per questo motivo i medici hanno parlato di prognosi riservata. Ci auguriamo che Pontefice superi presto questo delicato momento" conclude Pregliasco.
(Adnkronos) - Papa Francesco "è in prognosi riservata". Lo fa sapere oggi, 22 febbraio, il Vaticano, con un aggiornamento sulle condizioni del Pontefice 88enne,ricoverato dal 14 febbraio al Gemelli per una polmonite bilaterale. "Le condizioni del Santo Padre continuano a essere critiche, pertanto, come spiegato ieri, il Papa non è fuori pericolo". "Questa mattina Papa Francesco ha presentato una crisi respiratoria asmatiforme di entità prolungata nel tempo, che ha richiesto anche l'applicazione di ossigeno ad alti flussi".
"Gli esami del sangue odierni hanno, inoltre, evidenziato una piastrinopenia associata a un'anemia, che ha richiesto la somministrazione di emotrasfusioni. Il Santo Padre continua a essere vigile e ha trascorso la giornata in poltrona anche se più sofferente rispetto a ieri", aggiunge il Vaticano.
Nel bollettino, diramato dal Vaticano, vengono evidenziate delle criticità della salute di Bergoglio che ancora non erano mai apparse in quelli precedenti.
Il bollettino medico di questa sera di Papa Francesco, dice all'Adnkronos Salute, del virologo Fabrizio Pregliasco, "mette in luce un percorso non piacevole che evidenzia le difficoltà di reazione del paziente alla terapia. E ci preoccupa un po', soprattutto perché non c'è solo la polmonite, da quello che ci viene riferito, ma anche questi problemi di bronchite asmatica di cui già soffriva e che in questo momento non aiutano a migliorare le condizioni del polmone".
"È chiaro che in una persona dell'età del Pontefice, con le sue problematiche di salute di base, gli elementi riferiti oggi - la lunga crisi respiratoria di questa mattina e la piastrinopenia, associata ad un'anemia - non evidenziano un percorso di stabilizzazione e guarigione. Per questo motivo i medici hanno parlato di prognosi riservata. Ci auguriamo che Pontefice superi presto questo delicato momento" conclude Pregliasco.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "Meloni viene da una storia politica, a differenza di quella liberale e radicale, che non ha considerato nei decenni gli Usa e l’atlantismo come imprescindibili per l’Italia e l’Europa". Lo scrive Benedetto Della Vedova sui social.
"Oggi la troviamo nel suo intervento alla Cpac, come zelante difensore dell’indifendibile, cioè di Trump. Trump ha sempre sostenuto anche nel suo primo mandato, falsando la realtà, che l’Unione europea fosse stata creata per approfittare degli Usa. Con lui bisognerà fare i conti, naturalmente, ma Trump non è stato e non sarà amico della Ue e men che meno dell’Ucraina che è pronto a sacrificare per l’amicizia con Putin: Meloni se ne faccia una ragione, non può essere contemporaneamente amica di Trump e della Ue, deve scegliere".
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "Un trionfo di vittimismo su scala planetaria. A servizio dei potenti, altro che popolo! Meloni con il suo intervento alla Cpac in corso a Washington ha fatto una scelta di campo, contro l’Europa. Forse persegue il suo interesse politico, ma non è l’interesse nazionale". Lo scrive sui social Peppe Provenzano, responsabile Esteri del Pd.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "Sorprende che nessuno di La 7 prenda le distanze dall’orribile auspicio che Salvini venga colpito da un ictus. L’alibi della trasmissione satirica non assolve autori, ospiti, dirigenti ed editori. Purtroppo, troppe trasmissioni di La 7 e di Rai 3 istigano all’odio e avvelenano il clima del Paese. Editori, dirigenti, odiatori chiederanno scusa pubblicamente?”. Lo dichiarano i Capigruppo di Forza Italia alla Camera e al Senato, Paolo Barelli e Maurizio Gasparri.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "Neanche un accenno al saluto nazista di Bannon. Nessuna presa di distanze. Evidentemente non può farlo. Meglio la retorica melensa e consueta dell’approccio Maga. Sposa su tutta la linea ideologica la retorica di JD Vance a Monaco, e chiude la porta ad una reale soggettività europea. Un discorso furbesco e ambiguo, di chi ha scelto di galleggiare e che posiziona il governo italiano sulla linea Orban con buona pace di tutte le chiacchiere a vuoto sull’ambasciatrice dei due mondi". Lo scrive sui social il senatore Enrico Borghi, capogruppo al Senato di Italia Viva, a proposito dell'intervento di Giorgia Meloni alla Cpac di Washington.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - “Tante bugie, in linea con la propaganda di Meloni. Il suo è il governo delle insicurezze. Sicurezza energetica? Falso. Ha fatto aumentare le bollette, rendendo le famiglie italiane meno sicure e più povere. Sicurezza alimentare? Falso". Così in una nota Angelo Bonelli, deputato di AVS e co-portavoce di Europa Verde.
"Con il suo negazionismo climatico favorisce la crisi dell’agricoltura e il dominio delle grandi multinazionali. Libertà di parola? Falso. Difende il vice di Trump, Vance, che vuole la libertà di diffondere bugie attraverso i social, strumenti nelle mani dei potenti miliardari americani. Difende la democrazia? Falso. È lei che vuole demolire gli organi costituzionali per diventare una e trina: Dio, Patria e Legge. I conservatori del mondo vogliono costruire il nuovo totalitarismo mondiale grazie al potere economico, tecnologico e militare di cui dispongono per trasformare la democrazia in un sottoprodotto commerciale della loro attività”.