“Le stime della Commissione europea erano scontate”. Così l’ex premier, Romano Prodi, commenta da Bologna la notizia sulla revisione delle stime del Pil italiano fatte da Bruxelles, che prevedono per il Belpaese una leggera recessione a fine anno. Il Professore poi ha lanciato un monito: “In Italia è necessario che tutti si rendano conto che bisogna rimboccarsi le maniche. Se il prodotto interno lordo chiuderà il 2012 a -1,3 % non mi stupisco assolutamente”. Seguito da un assist: “Con Monti c’è molta più credibilità per l’Italia”.
Sul tema di un possibile fallimento della Grecia, l’ex presidente della commissione europea ha ribadito una posizione già più volte espressa, bacchettando Berlino: “Atene non può fallire, nessuno ha interesse, tanto meno i tedeschi. Oggi la Germania tende ad avere un ruolo solitario. Questo è pericoloso”. Prodi, che a Bologna ha incontrato l’ambasciatore cinese in Italia, Ding Wei, ha parlato anche delle recenti polemiche politiche sul mercato del lavoro. “Il clima è avvelenato da 20 anni. Speriamo che migliori”. Poi aggiunge: “Credo che prima o poi una riforma vada fatta”. Mentre glissa sulla questione dell’articolo 18: “È inutile che io aggiunga veleno al veleno”.
Visto il tema dell’incontro bolognese, incentrato sul rapporto tra l’università e la Cina, il Professore è stato costretto a fare i conti con la spinosa questione della violazione dei diritti umani nel paese asiatico. “È un tema di cui ho parlato tante volte in privato e con le autorità cinesi”. Poi l’ex premier, con a fianco l’ambasciatore di Pechino, ha spiegato il suo punto di vista: “Bisogna vedere questo tema in un quadro dinamico, in evoluzione sempre più veloce. Altrimenti non si capisce la Cina, né si aiutano i diritti umani”.
L’ambasciatore cinese Ding Wei invece è stato invece più vago e ambiguo sul tema: “In Cina ci si sofferma di più su alcuni aspetti dei diritti umani piuttosto che su altri. Il governo cinese attribuisce molta importanza alla questione”. Poi, lo stesso rappresentante diplomatico promuove il governo Monti e il nuovo corso della politica italiana. “Apprezziamo molto le misure del nuovo governo. Ci complimentiamo per il suo eccezionale lavoro”.