“Più che gli scoop, a fare male alle cosche è il ragionamento quotidiano”, ne è convinto Giovanni Tizian, giovane cronista che per il suo impegno da mesi vive sotto scorta. Ai clan non sono piaciuti i suoi articoli pubblicati sulla Gazzetta di Modena sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta in Emilia Romagna e più in generale al Nord. Ventinove anni, calabrese d’origine e modenese di adozione, Tizian si è dovuto confrontare fin da giovane con l’ ‘ndrangheta. Nell’incontro organizzato a Milano per la presentazione del suo libro “Gotica”, ripercorre l’omicidio del padre e l’incendio alla fabbrica di mobili del nonno, bruciata perché si era rifiutato di pagare il pizzo. “Amo il mio lavoro – assicura Tizian – e continuerò a farlo in ogni condizione”. di Francesca Martelli
‘Ndrangheta e i lavori della Statale 106
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione