Stamattina in un centinaio di piazze in tutta Italia gli attivisti della Tavola della Pace, di Rete Disarmo e di Sbilanciamoci hanno dato vita a flash mob, sit-in e conferenze per chiedere al governo Monti di bloccare i fondi previsti per l’acquisto dei cacciabombardieri F-35. Alla protesta contro la spesa per gli aerei da combattimento (che verrebbero acquistati dal ministero della Difesa al costo di 115 milioni a velivolo) si è aggiunta la mobilitazione di studenti e universitari per chiedere al premier di dirottare i soldi risparmiati da un’eventuale rinuncia verso Istruzione e Ricerca.
Il progetto iniziale di Palazzo Chigi prevedeva lo stanziamento di circa 15 miliardi di euro, pochi giorni fa però il ministro Di Paola ha annunciato che il numero di aerei acquistati sarà ridotto da 131 a 90. “Ma questa decisione non cambia di una virgola il quadro d’insieme”, spiegano dalla delegazione dei giovani dell’Italia dei Valori che due giorni fa ha consegnato al ministro dell’Università Francesco Profumo una petizione per chiedergli di portare al premier Monti le istanze degli studenti.
Come spiega Michele Orezzi, coordinatore nazionale dell‘Unione degli universitari, nel 2013 il governo investirà nel diritto allo studio solo 13 milioni di euro, grazie ad un taglio del 95% del fondo per le borse di studio. L’ennesimo gioco al ribasso, dopo gli otto miliardi di euro tagliati in tre anni dalla Gelmini al mondo della scuola (più un miliardo e mezzo per l’università) e la sfacciata e costante violazione degli accordi di Lisbona in cui i paesi membri dell’Unione europea si erano impegnati a destinare il 3% del Pil in ricerca e sviluppo (percentuale che, per quanto riguarda l’Italia, è scivolata addirittura sotto l’1%).
“A queste condizioni non è neppure pensabile che si possano investire 10 miliardi per comprare cacciabombardieri e solo 13 milioni per il diritto allo studio: decidiamo di investire in strumenti di morte invece che nei giovani che sono il futuro del nostro Paese?“, attacca il leader del sindacato studentesco vicino alla Cgil.
Anche secondo l’Udu il taglio dichiarato dal governo dei 40 aerei, rispetto all’ordine iniziale di 131, non è sufficiente: “Ne rimangono 91, per una spesa di 10 miliardi di euro. In un momento di sofferenza grande per il Paese, in cui a tutti è chiesto un sacrificio pensiamo che l’Italia debba assolutamente rinunciare a tutti i cacciabombardieri e spendere di più per la formazione delle nuove generazioni. La Spagna, nonostante la crisi, per il diritto allo studio quest’anno ha speso 780 milioni di euro; Germania e Francia quasi due miliardi a testa. Noi invece dal 2008 ad oggi non abbiamo fatto altro che tagliare“.
Lorenzo De Cicco
Giornalista
Politica - 25 Febbraio 2012
F35, la protesta
degli universitari
Stamattina in un centinaio di piazze in tutta Italia gli attivisti della Tavola della Pace, di Rete Disarmo e di Sbilanciamoci hanno dato vita a flash mob, sit-in e conferenze per chiedere al governo Monti di bloccare i fondi previsti per l’acquisto dei cacciabombardieri F-35. Alla protesta contro la spesa per gli aerei da combattimento (che verrebbero acquistati dal ministero della Difesa al costo di 115 milioni a velivolo) si è aggiunta la mobilitazione di studenti e universitari per chiedere al premier di dirottare i soldi risparmiati da un’eventuale rinuncia verso Istruzione e Ricerca.
Il progetto iniziale di Palazzo Chigi prevedeva lo stanziamento di circa 15 miliardi di euro, pochi giorni fa però il ministro Di Paola ha annunciato che il numero di aerei acquistati sarà ridotto da 131 a 90. “Ma questa decisione non cambia di una virgola il quadro d’insieme”, spiegano dalla delegazione dei giovani dell’Italia dei Valori che due giorni fa ha consegnato al ministro dell’Università Francesco Profumo una petizione per chiedergli di portare al premier Monti le istanze degli studenti.
Come spiega Michele Orezzi, coordinatore nazionale dell‘Unione degli universitari, nel 2013 il governo investirà nel diritto allo studio solo 13 milioni di euro, grazie ad un taglio del 95% del fondo per le borse di studio. L’ennesimo gioco al ribasso, dopo gli otto miliardi di euro tagliati in tre anni dalla Gelmini al mondo della scuola (più un miliardo e mezzo per l’università) e la sfacciata e costante violazione degli accordi di Lisbona in cui i paesi membri dell’Unione europea si erano impegnati a destinare il 3% del Pil in ricerca e sviluppo (percentuale che, per quanto riguarda l’Italia, è scivolata addirittura sotto l’1%).
“A queste condizioni non è neppure pensabile che si possano investire 10 miliardi per comprare cacciabombardieri e solo 13 milioni per il diritto allo studio: decidiamo di investire in strumenti di morte invece che nei giovani che sono il futuro del nostro Paese?“, attacca il leader del sindacato studentesco vicino alla Cgil.
Anche secondo l’Udu il taglio dichiarato dal governo dei 40 aerei, rispetto all’ordine iniziale di 131, non è sufficiente: “Ne rimangono 91, per una spesa di 10 miliardi di euro. In un momento di sofferenza grande per il Paese, in cui a tutti è chiesto un sacrificio pensiamo che l’Italia debba assolutamente rinunciare a tutti i cacciabombardieri e spendere di più per la formazione delle nuove generazioni. La Spagna, nonostante la crisi, per il diritto allo studio quest’anno ha speso 780 milioni di euro; Germania e Francia quasi due miliardi a testa. Noi invece dal 2008 ad oggi non abbiamo fatto altro che tagliare“.
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Delmastro condannato a otto mesi per il caso Cospito. Le opposizioni: “Si dimetta”. Ma Meloni lo blinda: “Sconcertata da sentenza”. Schlein: “Parole eversive”
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Roma, 20 feb. (Adnkronos) - "Tweet invecchiati male: un sottosegretario alla giustizia che attacca i magistrati che lo condannano. E la Meloni sta con lui. Dalla Repubblica delle Banane è tutto". Lo scrive Matteo Renzi sui social postando un tweet di Andrea Delmastro del 2015 in cui scriveva: "Renzi contro la magistratura. Esiste qualcosa che non sappia di berlusconismo con 20 anni di ritardo? #figliodiberlusconi".
Roma, 20 feb. (Adnkronos) - “Lo scontro tra i ministri Lollobrigida e Piantedosi sulla vicenda Bari conferma l’arroganza e lo scarso senso dello Stato di questa destra. Un esponente come Lollobrigida avrebbe preteso, fuori da ogni regola e ignorando il lavoro della Commissione di accesso, di imporre al Ministro dell’Interno lo scioglimento del Comune di Bari. Fin dall’inizio la destra si è comportata in questo modo, ma tutto ha dimostrato l’infondatezza di queste accuse e manovre, il lavoro importante contro le mafie svolto da sindaco De Caro e presidente Emiliano. Non può essere che un ministro come Lollobrigida si comporti in questo modo. Chiameremo il Governo a risponderne”. Così il capogruppo Pd in commissione Antimafia Walter Verini.
Roma, 20 feb. (Adnkronos) - "Il sottosegretario alla giustizia Delmastro, condannato a otto mesi di carcere per rivelazione di segreto d’ufficio e un anno di interdizione dai pubblici uffici, ha dichiarato di non volersi dimettere. È senza vergogna. Se ne vada e lo faccia il prima possibile. Le istituzioni sono una cosa seria, non la proprietà privata di qualcuno”. Così sui social Antonio Misiani della segreteria del Partito Democratico.
Milano, 20 feb. (Adnkronos) - I carabinieri hanno raccolto tutte le dichiarazioni rese dagli staff e direttamente dagli imprenditori contattati dal gruppo di truffatori che usando il nome del ministro della Difesa Guido Crosetto hanno tentato raggiri milionari. La banda ha contattato almeno una decina delle famiglie più note e ricche in Italia, tra cui Massimo Moratti (l'unica vittima che ha denunciato il raggiro subito), Marco Tronchetti Provera, esponenti delle famiglie Beretta, Del Vecchio, Caprotti e Della Valle, lo stilista Giorgio Armani.
Una volta sentiti dai militari non tutte le persone che hanno risposto alle telefonate del finto ministro o del sedicente generale hanno deciso di sporgere denuncia. La procura di Milano che indaga sulle truffe sta proseguendo il lavoro sul fronte internazionale, per capire i movimenti bancari del denaro recuperato, mentre restano due gli indagati stranieri per associazione per delinquere finalizzata.
Roma, 20 feb. (Adnkronos) - "Delmastro è sottosegretario alla Giustizia, la sua condanna è grave già solo per questo. In più questa condanna arriva perché ha usato i suoi attuali poteri di sottosegretario per manganellare l'opposizione in Parlamento rivelando informazioni che non potevano essere rivelate. C'è un evidente e gigantesco problema politico. Non può restare al suo posto, è inaccettabile". Così Anna Ascani, Vicepresidente della Camera e deputata dem, intervenendo a Metropolis.
Roma, 20 feb. (Adnkronos) - “Senza disciplina. Senza onore. Doveva dimettersi ben prima, a prescindere dalla condanna. Ogni minuto di permanenza in carica di Delmastro è un insulto alle istituzioni”. Così sui social Peppe Provenzano della segreteria del Partito Democratico.
Roma, 20 feb. (Adnkronos) - Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto nel pomeriggio al Quirinale, in separate udienze, per la presentazione delle Lettere Credenziali, i nuovi Ambasciatori: S.E. Vladimir Karapetyan, Repubblica di Armenia; S.E. Roberto Balzaretti, Confederazione Svizzera; S.E. Francella Maureen Strickland, Stato Indipendente di Samoa; S.E. Amb. Matthew Wilson, Barbados; S.E. Augusto Artur António da Silva, Repubblica della Guinea Bissau; S.E. Noah Touray, Repubblica del Gambia; S.E. Richard Brown, Giamaica. Era presente il Vice Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Edmondo Cirielli. Si legge in una nota del Quirinale.