L’uomo col pullover, quel Marchionne lì che ce lo invidiano tutti, guadagna seimilaquattrocento volte il salario di un operaio. Il signor Valletta, che era il Marchionne dei bei tempi andati, guadagnava trentasei volte il salario di un operaio (l’ho sentito dire in televisione, La 7). Che cosa è cambiato in questi quarant’anni? Per l’unità di misura, il salario operaio, ben poco: nel 1970 era di 120.000 lire che, al cambio attuale, sarebbero 1.016 euro. Nel 2000 è di 1. 100 euro. In 40 anni (l’ho letto in rete sul blog di un giornalista precario, ma puntiglioso) l ’aumento registrato consta di 84 euro.
E ’ cresciuto a dismisura il gap fra i primi e i penultimi (gli ultimi sono i migranti). Sono terribilmente peggiorati i penultimi o sono diventati davvero fantastici i primi?
Torniamo all’uomo della Provvidenza Fiat che, con le regalie di opzioni e titoli arriva a 38 milioni l’anno, vale davvero tanto più dei suoi predecessori? E ’ torvo, antipatico, cinico e senza cuore. Scatena la conflittualità sociale tutte le volte che apre bocca. Un elefante fra le tute blu. E i suoi sudati 38 milioni di euro, ogni anno, li deposita in Svizzera, nell’accogliente cantone di Zug. Come i veri signori.
Il Fatto Quotidiano, 26 Febbraio 2012