“Non una parola” su quello che farò dopo. Il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera, nel corso di un’intervista di Maria Latella su SkyTg24, preferisce glissare sul suo futuro al termine dell’incarico di governo e sulla eventuale proposta dei partiti di volerlo candidare a premier. Anche perché, ha aggiunto, “stiamo lavorando in una situazione non facile e il buon esito del lavoro potrebbe divenire “impossibile” da raggiungere “a prendere posizioni partitiche”. E nonostante spesso venga chiamato “superministro”, ha puntualizzato che “di Super c’è solo Monti”.

Corrado Passera si mette in scia alla collega Fornero sulla riforma del Welfare e al premier Mario Monti su tutti i fronti, sottolineando che il Professore “ha fatto un miracolo” ridando credibilità al paese. Il governo, ha spiegato, è impegnato a trovare un accordo a riguardo anche se poi ha “la responsabilità di fare sintesi e superare le impasse”. Sul taglio delle tasse è importante non fare annunci prima del tempo anche se la creazione di un ‘tesoretto’ con la riduzione dell’evasione favorirebbe senz’altro la crescita.

Reputa “saggia, ragionevole e determinata” la decisione di tassare con l’Imu, la nuova veste della vecchia Ici, i beni con finalità commerciale della Chiesa ricordando, però, che “non si deve penalizzare il vero no-profit nel rendere operativa questa scelta”. Quindi sottolinea i vantaggi dell’apertura del mercato e delle liberalizzazioni: “Avere un’azienda totalmente dedicata al trasporto – dice riferendosi alla separazione tra Snam Rete Gas e la controllante Eni – può far sì che ci sia un abbassamento di prezzi. Il Gruppo Snam è ben funzionante e se sarà ancora più dedicato a rendere più efficiente il mercato, si potrà ridurre la bolletta italiana”.

Benefici potranno arrivare con la concorrenza nell’alta velocità, afferma, anche se è importante anche guardare al “trasporto pubblico locale dove l’apertura del mercato, prevista con le liberalizzazioni, e l’entrata di nuovi operatori” potrebbe migliorare quel servizio che “tocca tutti i cittadini ogni giorno”. Infine un messaggio alle pmi e ad una delle attività più strettamente legate al suo ministero: “Vogliamo trovare soluzioni per risolvere il ritardo dei pagamenti nei confronti delle piccole e medie imprese, – ha puntualizzato-. Vogliamo recepire nei tempi più brevi possibili la direttiva europea che forza i pagamenti veloci per ridurre questo accumulo che non è più tollerabile”.

Brevissimo il commento sulla sentenza Mills: “Non so valutare se questa sentenza può avere un effetto sulla politica”, ha detto. “Certo, e questo non attiene alla specifica sentenza, è che quando in generale si arriva ad una prescrizione è un fallimento, una delusione sia per il sistema di giustizia che per l’imputato. E’ una chiusura senza risultato”.

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