Nei Pronto Soccorso romani è il caos: pazienti rianimati a terra, altri parcheggiati giorni e giorni nelle sale d’attesa prima del ricovero. E’ uno scandalo! Romani, dovete vergognarvi!
La Polverini ha dato l’ok per i tagli alla sanità? E allora cosa diavolo continuate a farvi male, dico io! Tu, vecchia, lo sai benissimo che con la cera sul pavimento rischi di scivolare e di romperti un’anca. Ma no, devi per forza mettere la cera così quando la signora Cecconi viene a chiederti il Gerovital vede brillare tutto e si mangia il fegato dall’invidia.
Va bene, padronissima di romperti l’anca! Ma poi aggiustatela da sola! Pinze, nastro adesivo, un po’ di kuki alluminio e amen. Ore e ore a guardare Art Attack con i nipotini dovrà pur averti insegnato qualcosa!
E tu, automobilista dei miei stivali, lo sai benissimo che una volta in macchina puoi imbatterti in un pirata della strada che ti viene addosso ubriaco contro mano a 120 Km/h. Ma no, devi per forza prendere la macchina perché fuori piove e i bambini non può andarli a prendere la nonna a piedi. Certo che la nonna non può andare!
Non può andare perché la stronza ha voluto passare la cera in salotto per far rosicare quella mummia della Cecconi e si è rotta l’anca! E ora siete tutti e due col culo a terra nella sala d’attesa del pronto soccorso ad aspettare che qualcuno vi aggiusti e vi infili in qualche corsia. Bastava pensarci prima!
Volete continuare a farvi male? É un vostro sacrosanto diritto che presto sarà anche sancito dalla Costituzione nel nuovo articolo 18 (al posto del vecchio art. 18, tanto ormai per il lavoro non serve più), ma fatelo dove non date fastidio. Che poi gli onorevoli fanno i blitz a sorpresa e sembra che il Lazio sia guidato da un’amministrazione che taglia e taglia senza mettere in conto le conseguenze.
Uscite dalla mentalità da Grande Raccordo Anulare e andate a farvi incerottare la bua in Toscana, o se volete fare le cose proprio per bene andate in Svizzera o a Cuba. E’ ora di assumervi le vostre responsabilità, non infangate sempre il buon nome delle amministrazioni locali.
Aggiungiamo poi il danno morale inferto ad alcuni medici da alcuni pazienti che muoiono da soli, senza che i primi siano riusciti ad infliggere ai secondi il colpo letale perché distratti da altre emergenze. Anni e anni di esami comprati buttati al vento senza poter mandare al campo santo un paziente come meriterebbero.
Romano, pensaci bene la prossima volta che ti viene voglia di farti venire un infarto.
Vieni a trovarmi sul mio blog “Lo Starnuto”